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Cronaca

Grandi navi, Ambiente Venezia attacca il canale Contorta

L'associazione chiede il riconoscimento delle attenzioni dovute ad un sito protetto Unesco. Intanto il sindaco Orazio di Cavallino critica Venis Cruise 2.0

Continuano a piovere critiche sul tema delle grandi navi e, nello specifico, sulla soluzione adottata (almeno in linea teorica) ovvero lo scavo del nuovo canale denominato “Contorta – Sant'Angelo”. L'associazione Ambiente Venezia ha infatti inviato al ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare un documento contenente dodici osservazioni al progetto come via alternativa al passaggio dei giganti del mare proprio davanti a piazza San Marco.

SITO PROTETTO - L'associazione ambientalista della laguna, insieme ad Italia Nostra e all'ecoistituto del Veneto, ha presentato un atto di intervento urgente contro il percorso via Speciale da Infrastruttura Strategica applicato allo scavo. Nel documento viene fatto anche notare come in tutto il materiale relativo al canale, dai progetti alle elaborazioni legali, manchi il riferimento alle leggi relative ai siti Patrimonio dell'Umanità, nonostante Venezia e la sua laguna siano nel novero dei luoghi protetti dal 1987.

LE POLEMICHE – Intanto fioccano critiche anche contro il progetto Venis Cruise 2.0, che prevede la realizzazione di un nuovo terminal per l'ormeggio delle grandi navi da crociera alla bocca di porto del Lido di Venezia. A parlare è il sindaco di Cavallino-Treporti, Claudio Orazio, e lo fa proprio in qualità di voce istituzionale della sua città: “Ricordo a tutti – ha dichiarato il primo cittadino - che su tale progetto c'è il netto dissenso del Comune di Cavallino-Treporti, con un voto unanime del Consiglio comunale nel novembre 2013, che si è espresso sullo studio di fattibilità; dissenso – ha continuato Orazio - che ho avuto modo di ribadire alla riunione del Comitatone dell'8 agosto scorso. Di tale unanime posizione devono tener conto tutti gli enti che devono esprimersi sulla questione”. Per il sindaco, “è evidente anche a un cieco che, ancorché collocato amministrativamente in comune di Venezia (apposta? Per evitare che il nostro Comune possa essere coinvolto nelle fasi decisionali?), l'eventuale realizzazione di un terminal crociere a pochi metri da Punta Sabbioni, ha delle relazioni e delle interferenze con il territorio di Cavallino-Treporti che da un punto di vista ambientale, paesaggistico e funzionale sono state da noi giudicate del tutto negative e, come affermato nel documento votato dal Consiglio comunale, del tutto in contrasto con le vocazioni turistiche e ambientali del nostro territorio”.

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