rotate-mobile
L'aumento / Tessera

Nuovo appello di Ryanair al Comune di Venezia: «No alla tassa d'imbarco»

Per la compagnia aerea, l'amministrazione «deve eliminare la tassa», mentre il rinvio della sentenza del Consiglio di Stato «crea ulteriori incertezze»

La compagnia Ryanair torna a chiedere al Comune di Venezia di eliminare la nuova tassa di imbarco, una quota di 2,50 euro a carico di ciascun passeggero in partenza dall'aeroporto Marco Polo. La misura, introdotta recentemente, è ora in attesa di una decisione del Consiglio di Stato, che nei giorni scorsi ha rinviato la sentenza sulla sua legittimità al 30 novembre.

Si tratta, secondo Ryanair, di «un eccessivo aumento delle tasse che avrà un impatto negativo sulle persone, sulla connettività, sulla ripresa e sulla crescita del turismo post-Covid». Un mese fa, la stessa compagnia low cost aveva annunciato il taglio di un aeromobile e la chiusura di 6 rotte su Venezia in risposta al provvedimento comunale. Ora, evidenzia il vettore, «il ritardo nella decisione del Consiglio di Stato crea un'inutile incertezza che potrebbe ostacolare l’operativo per la summer '24».

Nonostante le pressioni delle compagnie aeree e della società di gestione dell'aeroporto, l'amministrazione comunale ha scelto di tirare dritto: «Noi siamo per la libertà - ha dichiarato nelle scorse settimane il sindaco Luigi Brugnaro -. Immagino che siano bravi e sapranno quello che stanno facendo. Noi gestiremo bene la città e daremo migliori servizi ad altri, così da non avere la pressione di una sola compagnia». Il Comune aveva istituito la nuova tassa «in base a una norma dello Stato: la città di Venezia nel 2024 finirà i fondi della Legge speciale, e purtroppo non possiamo non applicare le tassazioni che ci vengono fornite come possibili».

Ryanair fa notare che l'aumento corrisponde a un +38% rispetto alle tasse già esistenti di 6,50 euro, portando il totale a 9 euro per passeggero. «Questo eccessivo incremento - dice il country manager Italia della compagnia, Mauro Bolla - ha già costretto Ryanair a rimuovere un aeromobile basato e chiudere 6 rotte (Alghero, Colonia, Bournemouth, Helsinki, Norimberga e Fuerteventura) per la prossima stagione invernale '23». Pertanto, «ciò che deve essere fatto è semplice: il Comune di Venezia deve eliminare la tassa, che danneggia il turismo locale, l’occupazione e la connettività».


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuovo appello di Ryanair al Comune di Venezia: «No alla tassa d'imbarco»

VeneziaToday è in caricamento