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Cronaca Tessera / Tessera

Bosco dello Sport, approvata in Consiglio l'adesione del sindaco all'Accordo di programma

Sono 19 i voti favorevoli e 11 i contrari. La ratifica fa procedere l'iter di realizzazione in variante agli strumenti urbanistici comunali. Il «No» delle opposizioni: «Costi, rincari e debiti: non è il momento, sono altre le priorità»

Il Consiglio comunale, a maggioranza, ha approvato giovedì l'adesione del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro all'Accordo di programma, il 3 febbraio scorso, che serve a far procedere l'iter di realizzazione del Bosco dello Sport in variante agli strumenti urbanistici comunali. Il complesso polifunzionale è dedicato alle discipline sportive a livello professionistico e amatoriale. Sono stati 19 i voti favorevoli e 11 quelli contrari all'opera, presentata quasi un anno fa e discussa nel corso delle Commissioni consiliari man a mano che il progetto avanzava nel percorso di approvazione. Nel progetto, che sarà realizzato a Tessera, sono previsti la nuova viabilità Tessera-aeroporto, aree a bosco, opere di urbanizzazione, un’arena per gli spettacoli, lo stadio e un’area educational.

La Variante urbanistica è stata assoggettata a procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas) che si è conclusa con parere favorevole della Commissione Vas regionale che si era epressa il 5 dicembre 2022. Il parere contiene alcune prescrizioni che hanno previsto l’adeguamento del progetto generale, condiviso anche con la Città Metropolitana di Venezia. In relazione alla parte non finanziata, intervento “by-pass di Tessera”, l'ente attuatore dovrà verificare, in sede di approvazione del progetto, le possibili alternative al fine di mitigare gli impatti sul patrimonio culturale dell’ambito, ovvero sul Forte Rossarol. Si completa così un ulteriore passo avanti dell'opera che nel corso di tutti i lavori ha fortemente contropposto maggioranza e opposizione in Consiglio comunale, come confermato dal voto di oggi, giovedì 23 febbraio.

Opposizioni

«Il Partito Democratico è fortemente contrario per l’immenso investimento di risorse pubbliche - scrivono Monica Sambo, segretaria comunale del Pd e Tommaso Bortoluzzi, responsabile del Bilancio e Pnrr - Sono stati investiti più di 300 milioni di euro: circa 100 milioni del Pnrr, risorse che secondo noi dovevano essere investite per riqualificare la città a partire da Porto Marghera e le sue bonifiche. I costi sono aumentati dai preventivati 280 milioni di euro agli attuali 310, senza avere ancora in mano i progetti di massima e probabilmente non si è ancora scritta la parola fine agli aumenti vista la situazione economica internazionale e nazionale, con un’inflazione che viaggia a doppia cifra e colpisce duro molte famiglie del territorio. Può un’amministrazione chiedere risorse della Legge speciale mentre decide di investire l’avanzo di Bilancio di 90 milioni di euro più 100 milioni di debiti sulla Cittadella dello sport?».

Dura anche l'opposizione del Consigliere Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme!"). «No a un’opera che non serve alla città e che prosciuga le casse del Comune. I cittadini lo devono sapere in modo chiaro: i loro soldi vengono usati per creare strutture ad uso e consumo di società private. Non per restaurare case pubbliche, non per recuperare aree degradate, non per servizi sociali e sanitari. Le scadenze del Pnrr sono vicine (2026) e l’intero progetto è complesso e ampio. Considerando i tempi necessari per le pratiche burocratiche e amministrative, i tempi per la progettazione, per aggiudicare gli appalti, per l’esecuzione delle opere: diventa difficile prevedere e questo con conseguenze preoccupanti riguardo all’erogazione dei fondi europei: se non vengono rispettati i tempi e si perde il finanziamento Pnrr come andrà a finire?».

Nel suo intervento in Consiglio, il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Saccà, ha ricordato che dalla prima commissione il gruppo consiliare aveva chiesto di avere uno studio sui costi-benefici davanti a un investimento di oltre 300 milioni di soldi pubblici. «Un ammontare massiccio di risorse nell'economia del divertimento e del tempo libero, senza uno straccio di business Plan. Scelta ben strana per un sindaco imprenditore. Mentre la terraferma si sta avvitando in una crisi economica e sociale molto forte, mentre il settore secondarie e terziario non riescono a rialzare la testa, noi non possiamo avallare una scelta del genere, sono ben altri gli investimenti di cui la città ha bisogno».

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