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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Via Villabona

Stavolta il colpo grosso lo fa la Finanza: sequestrati oltre 3 chili di cocaina purissima

Due corrieri albanesi di alto livello sono stati arrestati mercoledì sera alla barriera di Villabona. Lo stupefacente era destinato al centro storico. Avrebbe fruttato 900mila euro

Avevano come destinazione finale piazzale Roma. O almeno al conducente dell'auto, presa a noleggio mercoledì, avevano detto di arrivare fino al terminal automobilistico veneziano, poi chissà. Due cittadini albanesi sono stati arrestati per traffico di stupefacenti dopo essere stati fermati all'altezza della barriera autostradale di Villabona. Con loro avevano 3 chili e mezzo di cocaina purissima destinata allo spaccio in centro storico. Si tratta con ogni probabilità di corrieri di alto livello, che qualche ora prima erano partiti dalla Lombardia. Lo stupefacente, ancora da tagliare, avrebbe fruttato al dettaglio circa 900mila euro. Un piccolo tesoro.

I due sono incappati in un controllo stradale della guardia di finanza, anche con l'unità cinofila. D'appoggio una pattuglia della polizia stradale. Il conducente fa una frenata brusca e poi si ferma all'Alt delle forze dell'ordine. Il comportamento preoccupato dei due cinesi indica che i baschi verdi hanno fatto centro. La dimostrazioone la si è avuta quando è stata aperta una busta gialla che si trovava sul sedile posteriore, sotto alcuni indumenti. All'interno c'erano 3 panetti da oltre 1 chilo ciascuno di stupefacente. Nello zaino vicino, invece, è stato trovato il possibile provento della vendita di una partita di droga, ossia 104mila euro in piccolo taglio suddivisi in 6 involucri avvolti con cellophane trasparente. Per B.X, 48enne albanese, e G.D., 27enne suo connazionale, sono quindi scattate inevitabili le manette. Si tratta di persone già con precedenti per traffico e spaccio di stupefacenti.

Per gli accertamenti sulle persone fermate, il nucleo operativo – I gruppo di Venezia delle fiamme gialle si è avvalso anche della collaborazione dei colleghi del Nucleo di polizia tributaria. Il più giovane dei due arrestati risulterebbe stabilmente domiciliato a Mestre da anni, mentre l’altro è nel nostro Paese solo da poche settimane. Dagli accertamenti sui telefoni cellulari degli arrestati sarebbero emersi diversi contatti con persone gravitanti nel centro storico lagunare. Possibili "clienti" dei corrieri di alto livello finiti in carcere. Del resto le fiamme gialle sottolineano che, una volta tagliato, lo stupefacente avrebbe garantito quasi 200mila dosi, per un valore di 900mla euro. Il conducente dell’autovettura, cittadino italiano, è stato rilasciato al termine delle attività: non conosceva il reale contenuto dei bagagli dei suoi clienti.

"Nel corso del 2016, le fiamme gialle di Venezia - si legge in una nota - sotto il coordinamento della locale Procura distrettuale della Repubblica, hanno denunciato per reati in materia di stupefacenti 110 persone, di cui 38 tratte in arresto, con il conseguente sequestro di circa 23 chili di cocaina, 30 chili di eroina e 65 chili tra hashish e marijuana".

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