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Cronaca

Arresto della blogger Yoani Sanchez a Cuba, Bettin: "Impegno per liberarla"

L'esponente critica del regime di Raul Castro (e del fratello Fidel prima) è stata fermata dalle forze dell'ordine dell'isola caraibica: "La Rete, il Web, sono ancora un campo libero che fa paura"

“L’arresto della blogger dissidente Yoani Sanchez, del marito giornalista Reinaldo Escobar e di altri dissidenti da parte delle autorità dell’Avana non è certo il primo atto brutalmente repressivo operato dal potere di Cuba, ma acquista un particolare significato nella stagione cruciale che l’isola sta vivendo, stretta da uno storico embargo imposto dagli Usa che ha aggravato le condizioni di vita della popolazione e dalle chiusure autoritarie del regime mentre crescono le spinte alla libertà da parte di settori della popolazione e delle nuove generazioni". Con queste parole l'assessore alla Pace Gianfranco Bettin commenta la notizia dell'arresto di una delle principali figure dissidenti presenti nell'isola di Fidel Castro.

"L’arresto della blogger, in particolare, conferma l’insofferenza di tutte le dittature e di tutte le “democrature” verso i nuovi strumenti di comunicazione e di documentazione della realtà in forma diretta e capillare - continua Bettin - La Rete, il Web, sono ancora un campo libero, o più libero di tanti altri. Per questo, sotto ogni latitudine, il potere più ottuso cerca di confinarlo. Yoani Sanchez ne è una protagonista straordinaria. E’ necessario mobilitarsi per la liberazione sua e di tutti gli altri attivisti, chiedendo al governo italiano di far sentire la propria voce insieme a quella della comunità internazionale”.

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