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Lavoro

Da Cavarzere a Burano, le storie dei nuovi assunti di Poste Italiane

Tra gennaio e luglio l'azienda ha stabilizzato 19 persone. Altri 10 contratti programmati entro la fine dell'anno

Nei primi sette mesi del 2023, a Venezia e provincia, Poste Italiane ha stabilizzato con un contratto a tempo indeterminato 19 persone, che stanno lavorando come portalettere o negli uffici postali come impiegati e consulenti finanziari. In tutto il Veneto nello stesso periodo sono entrati in servizio 136 uomini e donne. Sempre nel veneziano è prevista, per la parte restante del 2023, l’assunzione a tempo indeterminato part time di altri 10 portalettere che avevano già lavorato con contratti a termine (con le stesse modalità le stabilizzazioni saranno 104 in tutta la regione).

L’ultimo arrivato in provincia di Venezia è Alessandro Formenton, 25 anni, operatore di sala consulenza al suo primo incarico alle Poste di Cavarzere. Ha firmato il contratto a tempo indeterminato lo scorso 17 luglio, dopo una laurea e una precedente esperienza in banca. «Poi - racconta - le banche hanno cominciato a ridurre la loro presenza nel territorio ed ho pensato di inviare il mio curriculum su posteitaliane.it. Lavorare qui dà stabilità economica e consente di pensare al futuro con una certa tranquillità. A Cavarzere ho trovato un ottimo ambiente e colleghi bravi che mi hanno affiancato, e poi questo è un lavoro che può dare soddisfazioni: è gratificante sentirsi dire da un cliente che le mie indicazioni per investimenti o risparmio erano giuste, oppure ricevere la riconoscenza di chi si trova in difficoltà economica».

In tutt’altra parte della città metropolitana lavora invece Alessandro Basso, sportellista nel piccolo ufficio postale lagunare di Burano. Trentaquattro anni, laureato, precedenti esperienze come postino con contratto a termine, Alessandro ha cercato la stabilità del posto di lavoro e il fatto di avere alle spalle un’azienda solida. «Questo mestiere richiede attenzione e disponibilità, bisogna imparare a gestire le persone, anche se Burano, rispetto ad altri uffici postali, è un luogo tranquillo, dove la gente è più serena che altrove. Mi dà stabilità ed anche la possibilità di crescere, magari di fare carriera»

Il programma di politiche attive del lavoro, che riguarda circa 2100 assunti in tutta Italia, è concordato con le organizzazioni sindacali e contribuisce a realizzare le strategie del piano industriale “2024 Sustain & Innovate”, in particolare per quanto riguarda la nuova organizzazione del recapito che vede la figura del portalettere sempre più orientata al crescente mercato dei pacchi.

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