Lunedì 23 ottobre l'assessore regionale Elisa De Berti ha illustrato gli esiti del confronto con il territorio sulla necessità di trovare una soluzione alla pericolosità del tratto veneto della SS 309 Romea. All'incontro hanno partecipato rappresentanti degli organi di governo nazionale e degli enti locali interessati dal progetto, tra cui il sindaco della Città metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro.

Il dialogo con il territorio, ha spiegato De Berti, è necessario per «porre al governo l’urgenza di trovare una soluzione definitiva alle criticità di una delle strade più pericolose d’Italia e, probabilmente, d’Europa, che negli ultimi due anni, secondo i dati forniti da Anas, ha visto ben 96 incidenti e 9 decessi». Un'esigenza condivisa in modo unanime da parte del mondo istituzionale, economico e sociale.

Nei 71 chilometri del tratto veneto della Romea transitano ogni giorno oltre 25mila veicoli, dei quali il 20-25% sono mezzi pesanti. «Confido che nei prossimi anni, quando si parlerà della Romea, non ci saranno più solo perplessità, ma si registreranno anche le posizioni di un “comitato del sì” al fine di dare finalmente un’opera più sicura a chi tutti i giorni utilizza questa strada», aggiunge De Berti.

Riscontrata la necessità di interventi di supporto all'infrastruttura, il prossimo passo dovrebbe essere un incontro con il ministro con l'obiettivo di fare inserire nell’agenda del governo la messa in sicurezza della Romea. Secondo De Berti, andrà valutato «un tracciato in grado di assorbire il traffico pesante», sempre con la necessaria considerazione per «i problemi specifici posti da alcuni amministratori con riguardo al proprio territorio». «La necessità della variante - ha concluso l'assessore regionale - va di pari passo con quella di migliorare l’attuale livello di sicurezza della Romea, oggetto del piano che Anas ha già avviato e che continuerà il suo iter, a prescindere dallo sviluppo della nuova infrastruttura».