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Cronaca

Brugnaro e il 2016: parcheggi più economici e niente nuovo museo

Il sindaco di Venezia durante un incontro tenutosi al Centro Candiani ha fatto il punto della situazione sui suoi primi sei mesi di amministrazione della città

Nella giornata di venerdì si è tenuto un incontro tra il sindaco di Venezia Brugnaro e un pubblico di 250 persone al Centro Studi Storici di Mestre al Candiani. Come riporta Il Gazzettino, il sindaco ha provveduto a fare un iniziale bilancio di questi primi sei mesi di guida della città lagunare. Luigi Brugnaro, da sempre autoproclamatosi "uomo del fare", come nel suo stile sarebbe arrivato subito dritto al nocciolo del problema.

Durante la conversazione con il professor Roberto Stevanato, presidente del Centro Studi, e il capo dell'edizione di Venezia del Gazzettino Tiziano Graziottin, Brugnaro ha dichiarato di lavorare anche 16 ore al giorno per tentare a tutti i costi di risanare il disastrato bilancio del Comune di Venezia e che, dopo averci messo la faccia, si fermerà solamente dopo che la città sarà realmente ripartita.

L'intervista poi si è diretta verso il tema del costo dei parcheggi. Il sindaco avrebbe ammesso che la strada intrapresa è di suo gradimento e, anche per il 2016, la giunta provvederà a cercare innovazioni in materia, come nuovi sistemi per prenotare e pagare la sosta e per controllare chi la paga, come già succede in altre città vicine a Venezia.

Un altro tema caldo che negli ultimi mesi è stato al centro del dibatito veneziano è senza dubbio quello dei fondi che arrivavano direttamente da Roma attraverso la Legge Speciale. Brugnaro non ha mai nascosto l'intenzione di chiedere al Governo un trattamento di privilegio per Venezia e, anche durante l'incontro svoltosi al Centro Candiani davanti a 250 persone, il sindaco avrebbe ribadito la sua idea. L'obiettivo quindi è quello di ribilanciare i costi di manutenzione e mettere il bilancio stesso del Comune in sicurezza, in modo tale poi da poter pensare di abbassare le aliquote che stanno strangolando i cittadini.

Brugnaro inoltre avrebbe ribadito anche che questa amministrazione non ha intenzione di creare il museo atteso da 60 anni in quanto, secondo il sindaco, non sarebbe una priorità. Prima infatti ci dovrebbe essere, secondo le parole di Brugnaro, il lavoro e il recupero e il rilancio di Porto Marghera. Poi si potrà pensare anche al museo, anche se la priorità rispetto ad un nuovo palasport magari da sollocarsi al parco San Giuliano è molto più bassa.

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