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Cronaca Castello

I medici rispondono all'appello dell'Ulss 3: candidature da tutto il Nord Italia e oltre

Tra sabato e domenica sono arrivate 27 proposte, che stanno aumentando in queste ore. L'obiettivo è arginare la carenza di medici di famiglia nel centro storico di Venezia

Ventisette candidature sono arrivate nel giro di due giorni, altre si stanno aggiungendo in queste ore. L'iniziativa dell'Ulss 3, che ha attivato una campagna mediatica per reclutare medici di medicina generale a Venezia, sta già dando buoni risultati. In maggioranza i professionisti che hanno manifestato interesse a trasferire la propria attività nel capoluogo lagunare risiedono nelle regioni del Nord Italia, ma qualcuno si propone anche da più distante: uno di loro è di Bari e c'è anche candidato brasiliano (che però potrebbe già avere la residenza in Italia).

È un primo successo dell'iniziativa, avviata in collaborazione con l'amministrazione comunale e la Regione Veneto, che punta ad attrarre i professionisti della sanità offrendo in cambio un ambulatorio a condizioni agevolate, un affiancamento nel reperimento dell'alloggio e un parcheggio gratuito. Nei prossimi giorni l'azienda sanitaria analizzerà le proposte attraverso un percorso di valutazione equo, al netto di quelle che potrebbero rivelarsi non pertinenti.

La campagna, inaugurata con la proiezione di un video mapping animato sulla facciata dell'ospedale di Venezia, nasce nel tentativo di arginare il problema della carenza dei medici di famiglia in città. Nel centro storico in questo momento sono 44, a fronte di un numero ottimale che, secondo i parametri in vigore, dovrebbe essere di 48. E la situazione è destinata a peggiorare: la loro età media è particolarmente alta e si prevede che una decina di loro lascerà il lavoro entro il 2024, con criticità in particolare a San Marco, Castello e Giudecca.

«Il problema di trovare sostituti per chi lascia la professione, qui a Venezia, è ancora più sentito che altrove - ha riepilogato il dg dell'Ulss 3, Edgardo Contato, presentando l'iniziativa nella serata di venerdì - perché questa città presenta una serie di aspetti di difficoltà. Perciò ci siamo attrezzati per sostenere e accompagnare, insieme all'amministrazione cittadina, i candidati che vogliano venire qui ad esercitare la loro professione». Era già successo con un medico proveniente dalla Lombardia, che ha iniziato a esercitare a novembre scorso in uno studio a Castello.

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