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Cronaca Concordia Sagittaria

Capannoni come discariche abusive zeppi di scarti, sequestrati

A Concordia Sagittaria la finanza ha requisito un'area da 600mila euro con all'interno 400 metri cubi di rifiuti speciali e non. Cinque denunciati

C'era di tutto. Segno che privati cittadini o aziende potrebbero essersi appoggiati a loro per spendere poco e smaltire i rifiuti che si ritrovavano sul groppone. Ora, però, la loro "discarica" è stata scoperta e cinque persone, tre italiani e due di nazionalità serba, sono state denunciate dalla magistratura. A Concordia Sagittaria, infatti, gli uomini del reparto navale della guardia di finanza di Caorle hanno sequestrato due capannoni e le aree adiacenti per un valore di circa 600mila euro. All'interno oltre 400 metri cubi di scarti. Soprattutto rifiuti ferrosi, come rame, alluminio, ottone.

Tutti scarti che avrebbero potuto essere rivenduti facilmente "in nero". Non solo. C'erano materiali risultanti dallo smembramento di televisioni, frighi, automobili e moto. Oltre che scarti del settore del legno. Insomma, di tutto un po'. Ed è difficile che i cinque denunciati producessero tutto in casa. Per questo il sospetto degli inquirenti è che dietro si nasconda un giro di malaffare ben più ampio che coinvolga chi è interessato a smaltire rifiuti risparmiando e chi gli offre la possibilità di farlo rivolgendosi al malaffare. Non è escluso, poi, che rame e ferro possano invece essere anche provento di furto.

Le indagini hanno mietuto i primi successi tangibili nel 2012, quando a San Stino di Livenza, in un casolare, venne scoperta una discarica di rifiuti speciali. Soprattutto di materiale elettrico e meccanico. Dopo il suo sequestro, tramite controlli sia della documentazione, sia pedinamenti e appostamenti, le fiamme gialle si sono imbattute in un altro sito industriale di San Stino (in pratica una capannone da 1.100 metri quadrati e un'area scoperta da 4.500 metri quadrati) adibito a discarica. Piano piano, dunque, sono state individuate le "basi operative" della banda, che acquisiva a quanto pare in leasing gli spazi per poi farne ciò che voleva. Fino agli ultimi sequestri e denunce di Concordia Sagittaria.

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