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Cronaca

A Carnevale 80 poliziotti schierati contro i borseggi: calano del 30% le denunce di furto

I risultati delle attività predisposte a Venezia dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Per monitorare il campo la polizia ha studiato i database, ricavando i luoghi e i tempi in cui si concentrano maggiormente i furti

La questura di Venezia comunica i risultati dell'attività di prevenzione messa in opera nel periodo del Carnevale, soprattutto nell'ambito del contrasto ai borseggi. Per tutta la durata dell’evento la polizia - come concordato dal prefetto e dal questore in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica - è stata impegnata nell'attuazione di servizi di vigilanza nel centro storico, dove si è registrato il grosso dell'afflusso di turisti. Oltre ad aver permesso l'arresto di tre sospette ladre, questa strategia avrebbe portato risultati significativi in termini di riduzione dei reati: nei dieci giorni di attività, dal 3 al 13 febbraio, il numero di denunce per furto è stato inferiore del 30% rispetto al periodo di Carnevale dell'anno scorso.

I servizi sono stati svolti in particolare tra piazza San Marco, campo Bella Vienna, campo Santa Margherita e l'Arsenale, dove le persone erano maggiormente concentrate. Nei giorni più trafficati, il fine settimana ed il martedì grasso, la rete dei controlli si è sviluppata nei punti di accesso alla città e lungo tutti i percorsi turistici più battuti. All'operazione hanno preso parte contingenti di rinforzo assegnati appositamente dal ministero, per un totale di 80 poliziotti al giorno: tra questi, operatori del reparto mobile e digos, comandanti costieri e funzionari.

La "task force" è partita già domenica 28 gennaio, in occasione del prologo con il corteo di barche in Canal Grande, durante il quale 20 unità territoriali hanno garantito l'ordine pubblico sia in acqua che a terra. Poi è proseguita per tutto il periodo del Carnevale, impiegando anche personale dei carabinieri e della guardia di finanza. La novità, rispetto agli scorsi anni, è stato l'inserimento di agenti della squadra mobile che, assieme ai colleghi del commissariato di San Marco, hanno effettuato quotidianamente pattugliamenti in borghese per contrastare i borseggi.

Prima ancora, gli investigatori hanno individuato "scientificamente" le zone più a rischio tramite l'analisi dei database relativi agli episodi di furto con destrezza. Sulla base dei dati ricavati, le pattuglie si sono concentrate in aree e periodi temporali specifici, pronte a fermare in flagranza i tentativi di borseggio. Con questa modalità hanno intercettato due donne, rispettivamente di nazionalità croata e bosniaca, mentre cercavano di rubare dalle borse di due turiste. Entrambe sono state arrestate. Oltre a queste, è finita in arresto un'altra donna in esecuzione di un mandato di arresto europeo per vari reati contro il patrimonio: furto con destrezza, furto aggravato e truffa.

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