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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Jesolo

"Cartello per controllare costi e clienti", multa milionaria a sette aziende

L'accordo, secondo l'Agenzia Antitrust, avrebbe interessato la totalità del mercato del litorale veneziano. Irrogate sanzioni per 3 milioni di euro. A tenere le redini un'agenzia di consulenza

Sanzioni per circa 3 milioni di euro complessivi irrogate dall’Antitrust a sette società produttrici di calcestruzzo che operano in Veneto per aver attuato, secondo l'accusa, due intese per fissare i prezzi e spartirsi la clientela. Avevano fatto cartello, in modo da non subire i contraccolpi del mercato. Si tratterebbe, come riporta l'Agenzia Antitrust, di General Beton Triveneta, SuperBeton, Mosole, Jesolo Calcestruzzi, Ilsa Pacifici Remo, F.lli De Pra e F.lli Romor, oltre a una loro società di consulenza comune. Un’intesa sarebbe stata realizzata da 5 delle società citate tra il 2010 e il 2013 nella provincia di Belluno; l’altra intesa, invece, avrebbe avuto luogo nel 2013-2014 con il coordinamento di tre produttori nella provincia di Venezia, area mare, comprensiva dei comuni di Caorle, Jesolo e San Donà di Piave. In entrambi i casi, le intese sarebbero state realizzate per il tramite della società di consulenza, perno del sistema. "Il procedimento ha avuto origine dalle informazioni acquisite in una precedente istruttoria chiusa il 25 marzo 2015", continua la nota.

Le due intese sarebbero state finalizzate, in particolare, alla ripartizione dei cantieri di fornitura del calcestruzzo e alla fissazione dei prezzi di vendita nei due mercati geografici indicati. In entrambi i casi, il coordinamento sarebbe servito al mantenimento della clientela storica di ogni concorrente in un periodo caratterizzato già dal 2008 da una contrazione significativa della domanda e da una maggiore concorrenza tra i produttori. "Le concertazioni hanno interessato i principali operatori delle aree geografiche coinvolte - si legge - rappresentativi della quasi totalità del mercato per quanto riguarda l’area di Venezia mare e di circa il 50% per quella di Belluno".

Il meccanismo delle due intese, analogamente a quanto accertato nel procedimento precedente, avrebbe incluso lo scambio di informazioni sulle quote storiche (pre-crisi) e informative di cantieri aperti o in apertura. Questi elementi venivano raccolti dall'agenzia di consuenza ed elaborati in tabulati riepilogativi, poi distribuiti e discussi nel corso di riunioni regolari, di norma settimanali, diverse per le due intese, includendo spesso anche il prezzo di riferimento della fornitura.

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