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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Mira

Finisce in tribunale il caso delle ceneri smarrite al cimitero di Gambarare

Le sorelle Cagnin citano in causa il Comune di Mira e la ditta che gestiva i servizi cimiteriali

Le ceneri non sono più state ritrovate e, al momento, un "colpevole" sembra non esserci. Così, Annalisa e Renata Cagnin hanno deciso di intentare causa. Protagoniste della vicenda, iniziata nel 2015, due sorelle di Mira: al tempo avrebbero ricevuto una lettera dal loro Comune nella quale le si informava che la salma del padre Gino, deceduto nel 1991 e sepolto nel cimitero di Gambarare, sarebbe stata esumata a fine dicembre, come previsto dal regolamento di polizia mortuaria. Nella tomba, però, protetta da un pozzetto, c’era anche la teca con le ceneri della moglie, Livia Bottacin, scomparsa nel 2011 e cremata. Le figlie avevano voluto riunirli subito ed erano state autorizzate a riporre provvisoriamente l’urna lì, in attesa di spostarli entrambi nell’ossario dopo l’esumazione.

Ceneri perse

Racconta Studio 3A, che segue il caso: «Il giorno e all’orario stabilito Annalisa Cagnin si è recata in cimitero a Gambarare per assistere all'esumazione». Al suo arrivo, però, gli operai della società incaricata «avevano già scavato, raggiunto e aperto la cassa e recuperato i resti. Quando però la signora ha chiesto di avere anche l’urna con le ceneri della madre, gli addetti sono caduti dalle nuvole, sostenendo di non aver visto nulla. Da allora l’urna risulta dispersa e il timore è che sia stata distrutta dalla scavatrice».

Azione in tribunale

Le due sorelle si sono recate in municipio chiedendo spiegazioni, ma avrebbero ricevuto solo qualche scusa e null’altro. Attraverso Studio 3A sono state richieste al Comune e all’impresa appaltatrice prima delucidazioni, poi un risarcimento. «Tutto respinto - riporta lo studio legale - I due soggetti hanno continuato a denegare ogni responsabilità». Così le sorelle, in questi giorni, hanno avviato un’azione civile in cui si ipotizza la violazione dell’obbligo di controllo sull’operato dell’impresa appaltatrice e di custodia da parte dell’amministrazione comunale, nonché degli obblighi contrattuali a cui il Comune è vincolato.

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