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Il blitz / San Donà di Piave

Scoperta attività di prostituzione in un centro massaggi: sequestro e arresto

Operazione della guardia di finanza a San Donà di Piave. Il negozio era gestito da una donna cinese che concordava i prezzi con i clienti

Un centro massaggi che ospitava attività di prostituzione è stato scoperto e chiuso dalla guardia di finanza di San Donà di Piave. L'operazione si è svolta nell'ambito di controlli in materia di lavoro nero. Nel negozio, formalmente intestato ad un cittadino orientale (risultato irreperibile), sarebbero state impiegate diverse donne asiatiche.

Le ragazze sarebbero state reclutate da una loro connazionale che gestiva, di fatto, l'attività: venivano ingaggiate tramite un annuncio pubblicato su un sito in lingua cinese che indicava il numero di telefono da contattare, associato al servizio WeChat.

I clienti individuati e sentiti dai finanzieri hanno ammesso di aver fruito di prestazioni di natura sessuale: le richieste di trattamenti sarebbero avvenute attraverso una utenza mobile, intestata al titolare ma in uso alla donna che gestiva il negozio. Era lei a dare informazioni e istruzioni ai clienti, concordando un prezzo che andava dai 40 ai 100 euro a seconda del tipo di prestazioni.

Le fiamme gialle hanno perquisito il locale, trovando una serie di elementi di prova relativi al giro di prostituzione. Il centro a luci rosse è stato quindi sottoposto a sequestro preventivo, con immediato arresto della donna responsabile della gestione. La stessa potrebbe rispondere anche della presenza di una ragazza priva del permesso di soggiorno, la quale è stata espulsa dal territorio nazionale. Il gip ha convalidato sia il sequestro che l'arresto, disponendo per la donna l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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