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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca San Marco / Ca' Farsetti, 4136

«Rilancio di Porto Marghera al palo», la Cgil protesta a Ca' Farsetti

Hanno marciato in 200. «Neanche con i soldi del Pnrr Comune e Regione hanno presentato progetti concreti di transizione energetica». Alla manifestazione anche Monica Sambo, segretaria del Partito Democratico.

«Rilancio di Porto Marghera: tutto al palo. Siamo alla farsa». Reazione dura quella del sindacato Cgil che venerdì mattina ha raggiunto in corteo la sede del Comune a Ca' Farsetti per presidiarla. Hanno marciato in 200, poi la manifestazione di protesta all'ingresso. «Il Comune è l'istituzione maggiormente responsabile dell'immobilismo che da anni si registra in questo distretto industriale - dice il segretario della Cgil di Venezia, Ugo Agiollo - poiché asseconda i processi di deindustrializzazione in atto e uno sviluppo fondato sul lavoro povero. Tante le aziende che hanno chiuso, diverse quelle in difficoltà e alle prese con la cassa integrazione o i contratti di solidarietà. Eni ha deciso lo stop del cracking senza investimenti socialmente ed ecologicamente compatibili». Duro Agiollo sull'area di crisi complessa e la Zona logistica speciale. «Ferme sulla carta, non hanno portato a nulla di concreto». Neanche con i soldi del Pnrr, secondo il segretario della Camera del lavoro metropolitana, «il Comune e la Regione hanno presentato progetti concreti di transizione energetica: lo stesso polo dell’idrogeno, tanto decantato, non ha ad oggi nessun progetto presentato al governo». Alla manifestazione anche Monica Sambo, segretaria del Partito Democratico.

«È scandaloso che il Comune non abbia ancora incontrato i lavoratori - afferma -. Da tempo chiediamo un interesse del Comune, pensiamo alle ex aree Syndial (che potevano essere gestite dal Comune per il rilancio) o alla Zls. Porto Marghera è una delle aree strategiche per il rilancio del tessuto economico di tutta l’area metropolitana, e per questo è necessario che il Comune sostenga le imprese nella definizione di progetti per la riconversione ecologica, dentro un quadro di rilancio di quell’area che sia condiviso anche con le parti sociali. Avevamo depositato una mozione nella quale chiedevamo al sindaco di aprire dei tavoli istituzionali di confronto, perché è impensabile che i fondi dell’unione europera non vengano investiti per la riconversione di uno dei più grandi siti inquinati d’Europa. Manca però una volontà politica».

Manifestazione Cgil Ca' Farsetti-2

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