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Cronaca San Marco / Ca' Farsetti, 4136

Primo Consiglio comunale in presenza, scoppia la lite: l'opposizione lascia Ca' Farsetti

Il sindaco Brugnaro, dopo le critiche della consigliera Sambo, sfodera contro di lei accuse e frasi pesanti: «Signorina delle poesie», dice. «Deve lavarsi la bocca quando parla della giunta». Tutta la minoranza, tranne il gruppo di Tonon, abbandona la sala

Avevano atteso di potersi riunire nuovamente in presenza in Consiglio comunale per quasi due anni. I consiglieri dei gruppi di opposizione a Venezia si sono pure dovuti rivolgere al prefetto, Vittorio Zappalorto, per tornare ai loro lavori dal vivo. E alla causa si sono uniti anche quelli di maggioranza. Giovedì alla fine si sono ritrovati faccia a faccia a Ca' Farsetti, nella seduta del 10 novembre. Ma invece di ripartire con uno spirito nuovo hanno iniziato ad attaccarsi con i vecchi metodi, ed è scoppiata la lite.

Il sindaco Brugnaro, dopo le critiche della consigliera comunale del Partito Democratico Monica Sambo, ha sfoderato contro di lei una dietro l'altra accuse e frasi pesanti, tanto che i consiglieri dei gruppi di opposizione in gesto di solidarietà e protesta hanno abbandonato la seduta uscendo dall'aula. Tutti tranne la capogruppo di "Venezia è tua", Cecilia Tonon, e ad eccezione del consigliere Pd Alberto Fantuzzo, vicepresidente del Consiglio.

«Quando attacca la giunta deve lavarsi la bocca», dice il sindaco alla consigliera, e poi la chiama «signorina delle poesie». Ormai la lite era scoppiata. Impossibile tornare a un tono accettabile. E infatti i consiglieri dei gruppi Verde Progressista, M5S, Tutta la città Insieme e Terra e Acqua, hanno cominciato ad allontanarsi dalla sala consiliare dopo aver chiesto alla presidente del Consiglio Ermelinda Damiano di riportare l'ordine, ma senza ottenere l'effetto di fermare lo scontro come speravano.

Intanto il Consiglio ha approvato con 22 voti favorevoli e due non votanti la ratifica della delibera sulla variazione al Bilancio di previsione 2022-2024. Un provvedimento che dà il via alle procedure per l'avanzamento di alcune opere. Tra queste, la ristrutturazione della piscina di via Calabria alla Gazzera e la realizzazione di un nuovo impianto sportivo a Favaro, per un totale di 6,5 milioni ottenuti da fondi del Pnrr1 e di altri 421 mila euro del Pnrr2, per la realizzazione del Bosco di Asseggiano.

La delibera di giunta dà il via allo stanziamento di 180 mila euro per i lavori di efficientamento energetico della scuola “P. L. Penzo” al Lido e, sempre in isola, di 120 mila euro da destinare a Veritas per la realizzazione di due nuovi ossari al cimitero. Nell'atto c'è inoltre la suddivisione in due lotti del finanziamento statale React-Eu di 2,9 milioni per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica del complesso ex De Amicis, e il contributo di 1,2 milioni assegnato al Comune di Venezia per l'intervento #EnjoyRespectVenezia.

«Questa è una città, non un museo - commenta il capogruppo Tutta la città Insieme, Giovanni Andrea Martini - Non è accettabile impegnare 1 milione e 200 mila euro per il contributo d'accesso. Abbiamo votato contro perché occorre che il messaggio sia chiaro. Il 19 novembre questa città mostrerà con una grande manifestazione cosa pensa del contributo d'accesso e, più in generale, cosa pensa di come questa giunta amministra»

L’assemblea giovedì ha approvato infine, all’unanimità, una mozione con la quale il Consiglio chiede al sindaco e alla giunta di verificare la possibilità di progettare attraverso i finanziamenti assegnati un impianto natatorio a Favaro Veneto, a completamento dell’impianto sportivo di nuova realizzazione o, se non è possibile, di cercare altri fondi a partire dal quelli Pnrr specifici, previo confronto con la Federazione Italiana Nuoto e Assonuoto.


 

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