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Cronaca Dorsoduro / Calle Giustinian

Covid, Ulss 3: oltre 2 mila contagi al giorno. Code al Giustinian: «Sembra il terzo mondo»

Sabato 2.349 nuovi positivi. I ricoveri continuano ad aumentare. Sulle code a piedi per i tamponi a Venezia l'opposizione insorge: «Inaccettabile, aprire altre sedi e convocare volontari e associazioni»

Corrono i contagi Covid, complice la variante Omicron: più di 2.300 nuovi positivi al giorno, ricoveri in aumento, ieri 2.122 persone ai drive through. Sono i dati dell'azienda Ulss 3 che conta, tra i pazienti Covid ricoverati negli ospedali, 173 persone. Oggi il Veneto è risalito a 13.793 positività, 1.876 a Venezia, con più di 1.500 rivcoveri in Veneto (219 in terapia intensiva). «La diffusione del contagio sul territorio, e in particolare tra la popolazione non vaccinata, finisce per gravare sugli ospedali - spiega l'azienda - anche se, grazie al vaccino, ad ammalarsi seriamente è una minima percentuale dei più di duemila nuovi positivi giornalieri. Delle 173 persone ricoverate, ben 96 non sono vaccinate, e solo 19 hanno ricevuto la terza dose. E va evidenziato che sono i non vaccinati ad essere ricoverati "a causa del" Covid, mentre tra i ricoverati vaccinati che risultano positivi, molti sono ospedalizzati "con il" Covid, cioè principalmente per altre patologie. Vale lo stesso discorso per le terapie intensive, dove ieri erano ricoverate 26 persone, 19 delle quali non vaccinate».

I ricoveri continuano ad aumentare a causa della forte diffusione del contagio sul territorio: nella giornata di ieri, i nuovi positivi sono stati 2.349, e hanno fatto salire il totale degli attualmente positivi nel territorio dell'Ulss 3 a 20.514. Le vaccinazioni effettuate ieri sono state 6.299, 2.576 delle quali somministrate al Pala Expo. Sono state 370 le vaccinazioni pediatriche, mentre circa 350 persone hanno ricevuto la prima dose in età adulta, hanno scelto cioè di avviare il percorso vaccinale: negli ultimi 7 giorni sono stati circa 2.500 i nuovi vaccinati adulti. Sul fronte dei tamponi, il numero delle persone in coda ai drive through senza prenotazione continua ad aumentare: ieri si sono presentati in libero accesso 2.122 persone, a fronte di 1.324 persone in possesso di una corretta prenotazione. In totale sono stati 3.446 i tamponi effettuati nei drive through dell'Ulss 3. Sono stati invece 5.288 i tamponi effettuati in farmacia. «Code e disagi - conclude l'azienda - sono difficili da evitare, stante la fortissima e non regolata pressione dell'utenza».

Sulle code per i tamponi, e per le attese registrate all'hub di Giustinian a Venezia, insorge l'opposizione in Consiglio comunale. «Servono molti più punti - commenta il consigliere Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme!) - Spazi pubblici da mettere a disposizione, in centro storico, nelle isole, e in terraferma il Comune ne ha. Ci sono tanti medici e paramedici volontari che si sono già dichiarati disponibili. Si continua sempre a decidere nell’emergenza. Occorreva per tempo assumere più personale e attrezzature. Il personale oggi in servizio sta facendo l’impossibile e medici e paramedici sono solo da ringraziare».

«Per quel che riguarda le isole (Murano, Burano, Giudecca) la situazione è drammatica - afferma la capogruppo Pd, Monica Sambo - persone anche positive devono recarsi attualmente al Giustinian per effettuare il tampone essendo costrette, per assenza di alternative, a utilizzare i mezzi pubblici. Si dovrebbe per questo riprendere immediatamente la campagna per la somministrazione dei vaccini sui vaporetti, estenderla anche per l’effettuazione dei tamponi. È inconcepibile che le persone debbano aspettare ore in piedi al freddo così come avvenuto in questi giorni e che il punto tamponi sia collocato solo in un luogo della città d’acqua. Presenteremo un'interrogazione in Consiglio comunale per chiedere di intervenire urgentemente». 

Il consigliere Marco Gasparinetti (Terra&Acqua) scrive una lettera all'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin. «Mi rivolgo a lei per segnalare la situazione di un capoluogo di regione i cui residenti si sentono discriminati e bistrattati. Un problema che rischia di aggravarsi con la riapertura delle scuole e la temuta ulteriore diffusione dei contagi: "l'odissea dei tamponi al Giustininan". Non credo che ci siano altre città dove la popolazione anziana e i genitori con bambini siano costretti ad aspettare al freddo, davanti all'unico luogo abilitato ad effettuare i tamponi in tutta la città, che è Venezia. A questo si aggiunga il problema di chi deve raggiungere il Giustinian dalle isole come la Giudecca, Murano o Burano, e per farlo non ha alternativa ai mezzi pubblici. Così non si può andare avanti, non è umano. Servono altri punti tampone e per far fronte all'emergenza si coinvolgano volontari e associazioni. Poi però si faccia un serio piano di assunzioni».

«La situazione nei punti tampone dell'Ulss 3 a Venezia è preoccupante: tra code, assembramenti e fasce orarie limitate, i disagi continuano a moltiplicarsi, in particolare per anziani e bambini. Dopo due anni di pandemia è lecito aspettarsi una migliore organizzazione da parte dell'Ulss e della Regione - sostiene Erika Baldin consigliera regionale (MoVimento 5 Stelle) - Se la sanità è in affanno, la responsabilità non è certo del personale sanitario che sta dando anima e corpo alla lotta contro il virus, ma della politica che non ha saputo programmare». «Sorprende che il sindaco Brugnaro, in questo frangente, non abbia ritenuto in qualità di tutore della salute dei cittadini veneziani di chiedere una conferenza dei sindaci e portare sul tavolo un piano per evitare queste criticità», chiosa Sara Visman (consigliera comunale 5 Stelle).

Il consigliere regionale Jonatan Montanariello conferma: «Un solo punto tamponi per il centro storico e le isole, code fino a quattro ore con sintomatici e non tutti insieme, a temperature anche sotto zero. La situazione a Venezia è indecente. Continuano ad arrivare segnalazioni di file interminabili, persone costrette a rinunciare e riprovarci il giorno dopo, anche perché l’orario è ridotto, fino alle 13».

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