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Cronaca

Ticket a Venezia, in mille contro il provvedimento. Il Comune apre alla discussione

Chi non ha partecipato alla mobilitazione e perché. Intanto il contributo slitta all'estate prossima. Si torna in Commissione: «Vittoria parziale» per il Pd. Martini: «Le manifestazioni mettono in crisi la maggioranza». Altre proteste in arrivo

«La grande manifestazione di oggi segna la sconfitta del contributo di accesso», dice Giovanni Andrea Martini consigliere del gruppo "Tutta la città insieme!" dell'oposizione in Consiglio, commentando la partecipazione alla mobilitazione cittadina di sabato. Mille persone in strada contro il ticket d'ingresso al centro storico disegnato dalla giunta Brugnaro. L'opposizione si è schierata quasi tutta contro questo ticket voluto dal Comune per regolare l'ingresso a una città fragile. Partito Democratico, Tutta la città insieme, M5S, Terra&Acqua e Verde Progressista, insieme a centinaia di residenti e ad associazioni come Italia Nostra hanno chiesto di fissare un tetto alle presenze di turisti e visitatori opponendosi al pagamento di un costo di accesso, che sostengono aggirare solamente il problema dell'overturism, visto che pagando ci si garantisce comunque di arrivare a Venezia anche nei giorni più affollati.

Ritorno al confronto

Un'apertura a fronte di tutto questo dall'amministrazione è arrivata. Dopo che il sindaco ha annunciato l'ulteriore slittamento all'estate prossima dell'entrata in vigore del contributo si tornerà infatti in commissione a discutere della modalità di regolazione dei flussi turistici alla città con la partecipazione della cittadinanza. «I cittadini dicono no ad un ticket d’ingresso per entrare a Venezia, non vogliono che la città si trasformi in un museo e chiedono invece una vera regolamentazione dei flussi turistici - continua Martini - Il turismo gioca un ruolo fondamentale per l’economia, questo ce lo ripetono studi ed esperti come un mantra, ma non può fagocitare una città che è a un bivio, e chi ci vive dice “fermatevi”».

Chi non c'era e perché

Alla mobilitazione non ha partecipato il gruppo consiliare "Venezia è tua" di Cecilia Tonon. La consigliera ha spiegato perché. «Riteniamo che questa misura, certamente perfettibile, sia comunque un primo tentativo per affrontare il non più procrastinabile problema dell'eccessiva presenza di turisti che soffoca Venezia. Prendendo le distanze da ogni polemica sterile e strumentale priva di proposte costruttive, ci auguriamo che si possa sfruttare la fase sperimentale di questo provvedimento per perfezionarne insieme il meccanismo. Esprimiamo da subito la netta contrarietà all’esenzione dal contributo per i residenti in Veneto - voluta dalla Lega - Un’esenzione - afferma Tonon - incomprensibile e irrazionale perché contraria alla finalità di limitare il turismo giornaliero».

La partecipazione sulla piattaforma

«Che il centrodestra abbia fatto marcia indietro e abbia riportato la delibera sul ticket d'ingresso in commissione aprendo alla partecipazione della cittadinanza è una vittoria, collegata anche alla richiesta di istruttoria partecipata depositata da 11 consiglieri comunali secondo quanto previsto nel regolamento del Comune di Venezia - commenta Paolo Ticozzi, consigliere del Partito Democratico, temendo che la convocazione possa essere una "strategia" della maggioranza - Un meccanismo - dice - per depotenziare l'istruttoria, visto che invece sulla piattaforma online si potranno dare al massimo contributi e pareri, non bocciare completamente il ticket d'ingresso».

«Il ticket non è uno strumento adeguato al contenimento del numero dei turisti ma anzi contribuisce a rafforzare l’idea che Venezia si possa continuare a “consumare”, a patto di pagare un prezzo - scrive Italia Nostra Venezia - Servirebbe piuttosto un piano di lunga durata che riduca le presenze a un numero compatibile con la capacità di carico della città e realizzi una serie di provvedimenti che puntino a un bilanciamento vero e non solo economico, tra il diritto di abitare la città e quello di visitarla. Questo non significa demonizzare un settore economico, quello turistico, ma contenerne e regolarne gli eccessi le cui ripercussioni rischiano di divenire irreversibili».

Un calendario di mobilitazioni

Riguardo agli affitti turistici è già in programma mercoledì alle 17.30 alla Scoleta dei Calegheri la presentazione del volumetto “FaVeRAT – Famiglie Veneziane Rovinate dagli Affitti Turistici”, che «tocca il tema fondamentale dell’abitare in città, reso sempre più difficile da un turismo onnivoro e invasivo, che toglie sempre più spazi alla cittadinanza». Gli interventi: il consigliere comunale Giovanni Andrea Martini, Mandredo Manfroi, Franco Migliorini e Annalisa Pastrello dell’Associazione “Tutta la Città insieme!” e l’urbanista Laura Fregolent. Il 3 dicembre invece una manifestazione è stata annunciata dal gruppo San Pietro di Castello, «per salvare San Pietro e Sant'Anna», e altre sono in fase di organizzazione: contro il via libera alla realizzazione del quartiere residenziale agli ex cantieri Actv di Sant'Elena, e per la difesa dell'area ex Umberto I a Mestre. 

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