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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Controlli a Venezia e lungo il litorale, B&B non dichiara 500mila euro di ricavi

Guardia di finanza e polizia locale hanno setacciato le strutture extra alberghiere del territorio per rilevare eventuali irregolarità: 76 quelle abusive individuate nei soli mesi estivi

Un bed & breakfast di Venezia, in attività dal 2019, ha omesso dichiarazione di ricavi per oltre mezzo milione di euro e Iva dovuta per oltre 156mila euro. È il caso più eclatante emerso dai controlli effettuati nei mesi estivi dalla guardia di finanza, in collaborazione con le polizie locali del territorio, per individuare le strutture ricettive extra alberghiere abusive o non in regola presenti su tutto il territorio metropolitano.

L'attività ispettiva ha riguardato il territorio comunale di Venezia e le principali località turistiche del litorale, sfruttando le potenzialità di Dogale, software "in house" in grado di rilevare le strutture potenzialmente irregolari, abusive o non autorizzate. Sempre nella città storica, i militari hanno ricostruito ricavi non dichiarati per due locazioni pari a 209mila euro, mentre in un terzo caso è stato individuato un B&B con ricavi non dichiarati per oltre 79mila euro. Ancora, un'altra locazione in laguna avrebbe omesso il pagamento delle tasse su redditi per oltre 70mila euro. Tutte le strutture interessate dall'attività sono gestite da soggetti residenti in città.

Individuate 76 strutture completamente abusive

Nel complesso, fiamme gialle e polizia locale hanno individuato 76 strutture completamente abusive: 28 tra centro storico, Lido e Burano, 10 nella zona di Mestre, 21 nel Comune di Jesolo, 4 a Cavallino Treporti, 4 a Chioggia, 6 a Eraclea e 3 a Bibione. Le ispezioni hanno portato alla luce anche 9 strutture che ospitavano più persone della capacità ricettiva effettivamente dichiarata: a Mestre, in un caso, si è passati da 9 a 13 posti letto, in un altro da 5 a 11, a Bibione, invece, una struttura ha aumentato la sua ricettività addirittura di 8 posti letto.

A Cavallino Treporti, invece, la tenenza di Jesolo e la polizia locale hanno individuato 13 immobili concessi in locazione senza che fossero accatastati o senza la prescritta agibilità. A Chioggia, una società di capitali operante nel settore delle locazioni turistico alberghiere, non ha dichiarato ricavi per 80mila euro (con Iva dovuta per oltre 14mila euro) e ulteriori ricavi non contabilizzati per quasi 57mila euro, derivanti dalla locazione turistica di 25 immobili in nero.

Nell’ambito degli stessi controlli, sono stati individuati 6 lavoratori in nero (Venezia, Mestre e Eraclea) impiegati come addetti alle pulizie e al servizio colazione: sono scattate sanzioni amministrative per circa 27mila euro e la comunicazione ai competenti uffici dell’Inps per l'eventuale sospensione dell’attività. Sono stati inoltre denunciati 20 gestori per non aver comunicato alla autorità di pubblica sicurezza i nominativi dei clienti alloggiati, e redatti 48 verbali per il mancato pagamento del canone Rai "speciale".

Dall’avvio a luglio 2022 del piano operativo "Back in Venice", sono state complessivamente scoperte 134 strutture completamente abusive, 20 strutture che avevano dichiarato una capacità ricettiva inferiore a quella effettivamente riscontrata in sede di controllo. Sono state rilevate oltre 460 violazioni alla normativa regionale, con successive sanzioni amministrative per 1,1 milioni di euro. Quattordici, infine, i lavoratori impegnati completamente in nero. Sul versante fiscale, invece, sono stati constatati ricavi non dichiarati per circa 6 milioni di euro.

«Voglio ringraziare le donne e gli uomini della guardia di finanza e della nostra polizia locale per l’attenta opera di controllo delle strutture ricettive extralberghiere - ha commentato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro -. Non si tratta, solo di una questione di correttezza e concorrenza, bensì anche di sicurezza: chi soggiorna in città deve essere registrato obbligatoriamente come prevede la legge, così da permettere alle forze dell'ordine, con cui operiamo grande sinergia, di svolgere le necessarie verifiche, tutelando chi ci vive e lavora».

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