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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Cresce l'inflazione a fine estate, fare la spesa adesso costa di più

L'indice tendenziale rispetto al 2014 è in decrescita: l'estate 2015 meno cara rispetto a quella dello scorso anno. Cresce però l'inflazione congiunturale

Aumentano i prezzi al consumo nel 2015. Stando ai dati resi noti da Radiocor, nei primi otto mesi dell'anno, nella provincia di Venezia, si è assistito ad una crescita dell'1,5% dell'indice congiunturale, quello che esprime la variazione percentuale su base mensile. Il dato non è positivo, sebbene l'indice tendenziale - la variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - sia in deflazione, almeno per quanto riguarda il trimestre estivo. L'estate 2015 si è rivelata, a parziale consolazione, meno dispendiosa rispetto a quella del 2014.

Dopo un incremento congiunturale dello 0,4 e dello 0,5%, rispettivamente nei mesi di aprile e maggio, ad inizio estate c'è stato una piccola decrescita del tasso di inflazione (-0,2%), ma si è trattato solo di un fuoco di paglia. Luglio e agosto, infatti, hanno segnato un +0,4% complessivo, per una crescita dell'inflazione che va ad incidere, e non poco, sui portafogli già vuoti delle famiglie italiane. Continuano ad aumentare infatti, almeno su base congiunturale, i prezzi dei prodotti di più frequente consumo tra i cittadini della provincia.

Fare la spesa a Venezia nell'anno corrente, quindi, costa sempre di più. In un rapido confronto con i principali capoluoghi italiani, emerge come il mese di agosto abbia fatto registrare in molte città un piccolo aumento del tasso di inflazione: Roma +0,1%, Milano +0,1%, Bologna +0,3%, Genova +0,3%. Sorridono solo pochi Comuni della penisola: Perugia, in cui l'indice è rimasto stazionario, Bari, Potenza, Firenze e Reggio Calabria, in cui l'inflazione ha fatto segnare un -0,1%.

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