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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Giudecca / Canale della Giudecca

Manovre pericolose in laguna per appagare i turisti, dodici indagati

Una dozzina di tassisti nei guai per le loro evoluzioni su commissione davanti alla Giudecca e alla Marittima. Due imbarcazioni sequestrate

Non che si trattassero di evoluzioni di cui non si sapesse l'esistenza. Del resto avvenivano alla luce del sole, tra il canale della Giudecca e il bacino della Marittima. Per la gioia spesso di turisti dagli occhi a mandorla in cerca di qualche momento di adrenalina in laguna. Lo trovavano a bordo di alcuni motoscafi condotti da tassisti compiacenti che "facevano surf" con le loro imbarcazioni.

Virate, zig zag e sorpassi. Il tutto mettendo in pericolo l'incolumità propria e di chi, suo malgrado, si trovava in traiettoria. Grazie a una indagine durata alcumi mesi (da luglio a settembre dello scorso anno) gli uomini della polizia municipale e della capitaneria di porto sono riusciti a far luce a suon di video e foto sul giro di "surf" illegale. Al termine delle indagini sono state denunciate dodici persone e sono stati sequestrati due taxi. Si tratta delle imbarcazioni "recidive". Immortalate più volte mentre si lanciavano in manovre spericolate.

Gli accertamenti sono scattati dopo che su Internet erano apparsi alcuni video amatoriali in cui alcuni tassisti si rincorrevano davanti a Sacca Fisola tra i gridolini appagati dei turisti che si trovavano a bordo. "Ciò che colpisce è l’insensibilità al fenomeno del moto ondoso sia di chi conduce sia di chi richiede il servizio - dichiara la capitaneria di porto - Quello scoperto è un fenomeno che viene "cavalcato" per interesse economico e abbietto spirito di avventura". Sono stati sei i militari della Guardia costiera e quattro gli agenti della polizia municipale che, turnandosi, alle 12 e alle 18 di ogni giorno d'estate hanno immortalato il fenomeno. Immagini descritte come "inequivocabili".

Tra le ipotesi su cui stanno lavorando i magistrati, la possibilità che le bravate sulla cresta dell'onda fossero state concordate preventivamente con i passeggeri - in gran parte comitive orientali - per offrire loro un brivido in più da ricordare. Non è escluso che attraverso canali ancora da individuare le esibizioni dei taxi acquei fossero parte di un 'pacchetto' d'offerta turistica. Resta da chiarire, poi, se c'era un costo aggiuntivo per il cliente. Mastelloni e il comandante della Capitaneria di Porto, l'ammiraglio Tiberio Piattelli, hanno concordato sul fatto che un fenomeno di questo tipo è "estremamente pericoloso, con il rischio di compromettere la salute degli stessi passeggeri". "E' come - ha detto l'ammiraglio Piattelli - se in autostrada un'auto procedesse a velocità folle tra gli altri veicoli. Per fortuna non è successo nulla. Speriamo che questa indagine sia un monito per il futuro". A quanto si è appreso, le 'bravate' non erano ben viste dal resto della categoria dei taxisti.

UNO DEI VIDEO AMATORIALI 

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