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Cronaca

Venezia riceve in dono una grande collezione di arte contemporanea da Gemma De Angelis Testa

Una donazione di 105 opere del valore totale di 17 milioni di euro. Brugnaro: «Andranno alla Fondazione Musei Civici e saranno esposte a Ca' Pesaro»

Il Comune di Venezia riceve in dono una vasta collezione di arte contemporanea composta da 105 opere, la più importante da oltre 60 anni. Autrice della donazione è Gemma De Angelis Testa, collezionista moglie di Armando Testa, grande creativo e pubblicitario. «La donazione è stata accettata dall'amministrazione attraverso una delibera - ha annunciato oggi il sindaco Luigi Brugnaro - Si tratta di una collezione privata del valore di 17 milioni di euro, che affideremo in comodato alla Fondazione Musei Civici e che sarà esposta nel museo di Ca' Pesaro. Faremo una mostra in primavera». «Il mondo cammina sugli esempi - ha proseguito il sindaco, donando alla signora De Angelis Testa un leone d’oro - e il regalo che oggi viene fatto alla città resterà alle nuove generazioni. L’invito che vorrei rivolgere a tutti coloro che ne hanno la possibilità è di donare: è un gesto di generosità che va a beneficio di tutta la collettività».

La collezione comprende stampe, sculture, serigrafie, dipinti e arazzi, il cui valore (17.317.000 euro, per la precisione) è attestato dalla CPG Art Advisory di Milano. Si tratta della più recente acquisizione per le collezioni della Galleria e, per estensione e qualità delle opere, della più importante dai tempi del lascito de Lisi Usigli avvenuto nel 1961. La raccolta annovera capolavori di Robert Rauschenberg e Cy Twombly affiancati ai maestri dell’arte povera Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Pier Paolo Calzolari, Gilberto Zorio. Il viaggio nell’arte del secondo ‘900 si articola con opere della produzione di Anselm Kiefer e con lavori iconici di Gino De Dominicis, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Mario Schifano, e ancora sculture di Tony Cragg ed Ettore Spalletti. L’altra metà dell’avanguardia è ben rappresentata dalle visioni di Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Candida Hofer, Mariko Mori, Shirin Neshat, tra le altre. Le scelte e i percorsi del gusto della collezionista partono dalla metà del secolo scorso e sviluppano un dialogo continuo con la produzione di Armando Testa. Un prezioso nucleo della donazione è costituito da 17 capolavori del geniale creativo, con opere celeberrime dagli anni Cinquanta in poi.

La collezione mette in relazione tra loro autori diversi dell’arte internazionale, con le fotografie di Thomas Ruff e Thomas Struth, i lavori di John Currin, Thomas Demand, Anish Kapoor e Marlene Dumas, le tele di David Salle e Julian Schnabel in continuo rimando alle creazioni di Tony Oursler, Gabriel Orozco, Kcho. Il gusto collezionistico si esprime anche nelle importanti presenze di Sabrina Mezzaqui, Paola Pivi, Marinella Senatore mentre la dimensione internazionale della raccolta si articola nel tempo e nello spazio con lavori di Kendell Geers, Yang Fudong, Subodh Gupta, Chantal Joffe, Brad Kahlhamer, Lari Pittman. Le opere abbracciano tecniche, culture e geografie diverse, tutte centrali nella contemporaneità, da William Kentridge a Chris Ofili, da Adrian Paci a Do-Ho Suh, da Chen Zhen a Francesco Vezzoli, Bill Viola e Ai Weiwei, da Piotr Uklanski a Trisha Baga.

«L'intera collezione è focalizzata sull'arte contemporanea - spiegano da Ca' Farsetti - ed è estremamente importante per la galleria di Ca' Pesaro e per tutta la città, che diventa sempre più un polo attrattivo di grande bellezza. Nella collezione figurano i nomi più importanti di artisti italiani e anche internazionali: una visione planetaria dell'arte contemporanea». «Sono felice - commenta De Angelis - di festeggiare questa donazione, considerato anche che non è facile lasciare delle opere perché in molti casi non ci sono musei pronti ad accoglierle. Questa città mi ha regalato moltissime emozioni e proprio qui ho fatto gli incontri più importanti della mia vita: con l’arte contemporanea e con mio marito. Nel 1980 ho acquistato la prima opera della mia collezione (di Cy Twombly), che negli anni si è via via arricchita. Spero che altri collezionisti seguano il mio esempio e che il nostro paese possa arricchirsi presto di molti altri musei di arte contemporanea».

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