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Cronaca San Marco

Teschi e cartelli, la protesta in Piazza San Marco: «Venezia sta morendo»

L'iniziativa degli attivisti veneziani di Extinction Rebellion sabato mattina davanti alla Basilica

A partire dalle 11 di sabato, una trentina di veneziani aderenti al movimento Extinction Rebellion, si sono seduti di fronte alla Basilica di San Marco «per denunciare le responsabilità politiche del collasso dell'ecosistema della laguna veneziana». Alcuni di loro, vestiti di nero, sorreggevano cartelli, e indossavano maschere raffiguranti teschi di animali in via di estinzione. Tra questi, anche finti teschi umani, «per simboleggiare la vulnerabilità anche della nostra specie di fronte alla crisi ecoclimatica», precisano gli attivisti.

«È un grido di protesta - spiegano - rivolto alla Regione Veneto, alle orde di turisti che ogni giorno attraversano la città, ma soprattutto ai suoi abitanti, invitati a unire le proprie voci per esigere cambiamenti concreti nelle politiche regionali. Venezia è inserita in un ecosistema fragile e a rischio, e le conseguenze di una sua distruzione finirebbero inevitabilmente per impattare sulla sua vivibilità».

La protesta si è focalizzata sull'innalzamento del livello dei mari, la perdita di biodiversità nella laguna veneziana, ma anche le morti e le malattie causate dall'inquinamento dell'aria e dell'acqua. «Il tempo è agli sgoccioli - concludono gli attivisti -, non permettiamo che la nostra città e la nostra laguna siano solo un ricordo lontano. Uniamoci, agiamo con urgenza, perché il futuro dipende da noi. Alziamo le nostre voci, non attendiamo che altri agiscano al nostro posto».

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