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Cronaca Marghera

Il rapper che chiama le donne "putt..ne": levata di scudi delle associazioni contro il concerto

“Niky Savage” il 30 marzo al Molocinque di Marghera. Fondazione Efesto chiede che venga annullato. «Frasi volgari, sessismo, violenza». La discoteca: «La questione va trattata senza arrecare danno a chi opera per l'intrattenimento giovanile»

Di spettacolo in spettacolo la bufera si ripete, come del resto l'eco intorno al rapper “Niky Savage” che il 30 marzo sarà al Molocinque di Marghera. Nicholas Alfieri, in arte Niky Savage, dal 2023 è nella Top 50 Italia di Spotify. Un artista che spopola fra gli adolescenti, odiato dai genitori organizzati in gruppi e associazioni, come la Fondazione Efesto, che a ogni occasione cercano di bloccare le sue esibizioni. Frasi volgari, sessismo, donne trattate come oggetti. Lo stile oscuro, la volgarità, la donna che nei brani è sempre definita «putt..» o «tro..», come nel singolo "WAO". «Sono pieno di tro... Già da prima le rosse, bionde e more, tro.. (eheh)». Milioni di ascolti per ogni brano. Yamamay nel 2023 ha fatto 12 milioni di stream su Spotify (dove il cantante non viene bloccato). Poi è la volta di Bla, l'ultimo: l'esibizione su Tik Tok è diventata virale.

Le associazioni culturali lanciano appelli per fermare i suoi eventi. E ce la fanno. L'anno scorso l’esibizione di Niky Savage dell'11 settembre al Playa Loca di Castelfranco Veneto alla fine è stata annullata. «Si aprì un dibattito che vide aderire lo stesso organizzatore sull’opportunità di dare spazio a personaggi impegnati ad alimentare la propria notorietà tramite messaggi violenti a sfondo sessista, dove la donna identificata né più né meno che in una semplice “putt*na”, viene elevata a terrificante normalità», dice Fondazione Efesto che ora ha sollevato una schiera di scudi contro la performance del rapper al Molocinque.

«Data l’imminenza dell’evento abbiamo chiesto alla proprietà del locale un urgente confronto, che si è tenuto martedì. In quell'occasione abbiamo apprezzato l’atteggiamento costruttivo dei rappresentanti del Molocinque, i quali hanno però altresì condiviso alcuni punti di grande criticità rispetto alla richiesta di annullamento dell’evento». Il recesso dal contratto, senza preavviso da parte della discoteca, la mette a rischio di conseguenze.

«La pensiamo allo stesso modo della fondazione - commentano da Molocinque - il tema va affrontato ma non è la discoteca a potersene fare carico. Attendiamo indicazioni dalle istituzioni; con il loro supporto ci faremo portatori di valori etici e dopo l'evento chiariremo che le parole dell'artista non sono compatibili con il nostro pensiero». Nelle prenotazioni la discoteca ha inserito un disclaimer. "Il cantante utilizza un linguaggio molto forte, sconsigliamo la partecipazione a un pubblico sensibile al tema della disparità di genere". «La questione - prosegue Molocinque - va trattata nelle opportune sedi, senza arrecare danno a chi, nel rispetto della legge, opera diligentemente per la produzione di intrattenimento giovanile».

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