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Cronaca

Furti, inseguimenti a bordo di auto rubate e ricettazione: tesorieri della banda due donne

Eseguite cinque misure cautelari. Gli assalti hanno interessato anche la provincia di Venezia

Eseguite cinque misure cautelari a Padova e Verona a carico di presunti responsabili di numerosi furti con scasso ad esercizi commerciali, in abitazione, ricettazione di refurtiva e riciclaggio di auto provento di furto. Gli assalti hanno interessato le province di Padova, Venezia, Vicenza, Treviso, Verona, Asti, Arezzo e Pordenone.

La mente della banda, come riporta PadovaOggi.it, coloro che coordinavano gli affari, erano due donne moldave: una di 24 e l'altra di 27 anni residenti a Sant'Angelo di Piove di Sacco. Nella loro abitazione veniva catalogata la refurtiva e spartita, per poi essere ricettata. Le due indagate fanno parte, assieme ad altre tre persone, di cinque misure firmate oggi, 26 giugno, dalla Procura della Repubblica di Padova ai danni di un sodalizio criminale dedito a furti, ricettazione e riciclaggio.

L'attività di indagine effettuata dai carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco guidata dal capitano Domenico De Luca e coordinata dal pubblico ministero Benedetto Roberti, è partita dal furto di due auto in una concessionaria di Cittadella e un ulteriore assalto alla ditta System Saldature di Casale su Sile (Treviso) avvenuti nell'ottobre del 2022. Sempre indagato in stato libertà risulta anche un moldavo di 29 anni. Le misure cautelari in carcere sono invece state notificate ad un moldavo quarantenne recluso a Montorio e un romeno di 26 anni al Due Palazzi a Padova.

Le indagini

I successivi accertamenti, anche di carattere tecnico, hanno consentito di individuare uno dei presunti responsabili di tali reati nonché di ulteriori due furti, uno in abitazione ed uno presso una farmacia. Quest'ultimo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto ad Asti dove nel frattempo aveva trovato rifugio. Per tali fatti già condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione ed oggi detenuto. Lo sviluppo investigativo ha poi consentito di individuare una banda costituita da persone di nazionalità romena e moldava, dedita a furti di autovetture, ai danni di bar, tabacchi annessi a stazioni di servizio ed assalti alle casseforti di supermercati.

È stato accertato come gli indagati, avvalendosi di veicoli asportati in concessionarie o private abitazioni, principalmente nelle province del Veneto ma con puntate anche in Friuli, fossero riusciti a consumare anche più azioni delittuose per notte. Quello che si ritiene essere il capo del gruppo criminale, un moldavo quarantenne con precedenti, era già sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali.

La refurtiva

Nel corso della complessa attività sono stati sequestrati e restituiti ai legittimi proprietari 14 veicoli oggetto di furto per un valore di 250 mila euro, più di 10 mila pacchetti di sigarette, 5 mila euro in contanti e refurtiva varia per un valore stimato di circa 15 0mila euro. La procura, che ha coordinato le indagini, ha presentato al gip presso il tribunale di Padova una corposa richiesta di misure cautelari, contestando in totale agli indagati 48 capi d’imputazione. Con l’accoglimento della tesi investigativa è stata emessa ordinanza applicativa di 5 misure cautelari eseguite in data odierna.

Due misure della custodia in carcere a carico di un moldavo 40enne e di un rumeno 26enne sono state eseguite presso le case circondariali di Padova e Montorio Veronese dove i pregiudicati sono già detenuti per altra causa, mentre ulteriori 3 misure dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla polizia giudiziaria sono state eseguite in provincia di Padova. I destinatari delle misure sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per il successivo sviluppo delle attività istruttorie.

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