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Cronaca

Gestisce un'officina clandestina di scooter rubati, giovane denunciato

Un 19enne di Santa Maria di Sala è stato denunciato per ricettazione e riciclaggio. Cinque i motorini sequestrati. Le indagini continuano

Quando i carabinieri l'hanno bloccato per controllare il suo motorino lui ha spiegato che quello scooter era di sua proprietà. Aveva detto la verità, ma solo a metà. Perché telaio e targhetta identificativa corrispondevano effettivamente al motociclo, ma la scocca e la marmitta no. Facevano parte in origine di un motorino trafugato verso il 10 gennaio. Il derubato si era presentato nella stazione dei carabinieri di Mirano, sporgendo denuncia. A distanza di una settimana ha quindi riconosciuto i pezzi del proprio veicolo montati da un'altra parte.

Un 19enne, dunque, B.D., residente a Spinea ma di fatto domiciliato a Santa Maria di Sala, è finito nei guai. All'inizio il reato contestato è stato di riciclaggio, cui poi si è aggiunto quello di ricettazione. Il giovane vicino a casa, in una specie di garage, aveva avviato una sorta di officina "fantasma": lì smontava e rimontava pezzi di ricambio e accessori, anche di ciclomotori rubati. Le forze dell'ordine hanno sequestrato due motorini con il numero di telaio coperto da vernice, e un altro mezzo con il telaio "battuto", in modo da ostacolare eventuali indagini.

Requisito pure un "due ruote" possibile provento di furto, almeno stando al numero di telaio. Dunque i carabinieri prima e il magistrato poi hanno contestato al giovane in due casi il reato di ricettazione e in tre quello di riciclaggio. Il controllo decisivo nei confronti del 19enne è scattato in centro a Mirano la scorsa settimana, dopodiché sono scattati gli accertamenti tecnici. Le indagini ad ogni modo non si fermano, visto che il denunciato potrebbe essere il perno di una rete di contatti in grado di fornirgli motorini e pezzi di ricambio di provenienza perlomeno sospetta.

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