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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Portogruaro / Borgo Sant'Agnese

Altin, Egli e Giulia, morti per annegamento

L'esito arriva dall'autopsia. Nessuno dei tre ragazzi ha riportato traumi sul corpo

Altin, Egli e Giulia sono morti annegati nelle acque gelide del fiume Reghena. Non è stato lo schianto della Bmw contro il guardrail a causarne il decesso, alle 3 e mezza della notte di venerdì in Borgo Sant'Agnese a Portogruaro. I due fidanzati Altin Hoti e Giulia Di Tillio, di ventidue e ventuno anni, e l'amico Egli Gjeci, ventenne, hanno perso la vita perché l'auto è finita in acqua. L'esito arriva dall'autopsia del medico legale, Antonello Cirnelli, nell'ambito dell'indagine avviata dal pm Federico Baldo della Procura di Pordenone sulla tragedia dell'Immacolata.

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Tra venerdì e sabato il ponte sul Reghena si è riempito di fiori: un via vai di amici, compagni di scuola e compaesani con lo sguardo fisso sull'acqua che in pochi istanti ha inghiottito i ventenni, cancellando le loro vite. Per la famiglie sono momenti drammatici, insostenibili. Alla ricerca della verità per ricostruire cosa sia successo prima dell'incidente e dopo la caduta della Bmw in acqua lavorano i carabinieri della Compagnia di Portogruaro. Al vaglio la velocità, che era sostenuta al passaggio tra viale Venezia e Borgo Sant'Agnese, come confermano le immagini. Difficile stabilire a quanti chilometri orari corresse l'auto guidata da Altin, lo stabilirà di preciso la perizia tenuto conto di tutte le variabili, dalle condizioni delle gomme, allo stato dei freni, ecc. Sull'asfalto i segni di frenata testimonierebbero la correzione di manovra che Hoti ha fatto dopo aver preso la curva a forte velocità. A quel punto l'auto ha smarrito la direzione e nonostante la compensazione era tardi: sfondata la barriera a destra è volata sopra il dislivello dell'asfalto e poi si è rovesciata sul muretto del fiume finendo immersa nelle acque a cominciare dalla parte posteriore. Nessuno dei tre, Egli e Giulia di Portogruaro, e Altin di Concordia Sagittaria, ha riportato traumi sul corpo dice l'esame sulle salme.

Vigili del fuoco, carabinieri e sommozzatori hanno trovato i giovani senza vita ammassati, spostati dai sedili in quanto liberi dalle cinture di sicurezza, e questo è un altro punto su cui si concentrano le indagini dei carabinieri di Portogruaro. È dubbio che le abbiano tolte nel tentativo di lottare per aprire un varco nei finestrini e riemergere. Appare più probabile che nel giro di pochissimo tempo abbiano bevuto l'acqua del fiume, annegando a una profondità di circa due-tre metri. Sullo stato del guardrail, divelto dall'auto in corsa, non risultano indagini aperte. 

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