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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Marghera

Scontri a Padova negli sgomberi alle case Ater, misure cautelari per tre del Rivolta

Le perquisizioni della Digos veneziana a Marghera. Quattro indagati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali a esponenti delle forze di polizia

Diciotto indagati, sette ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Padova a carico di altrettante persone indagate a vario titolo dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali ai danni di esponenti delle forze di polizia. Tre sono le misure cautelari scattate, e 4 indagati, tra gli antagonisti del centro sociale Rivolta di Marghera, che sempre secondo la Procura di Padova sono coinvolti negli scontri scoppiati il 9 novembre durante gli sgomberi alle case Ater di via delle Melette in quartiere Palestro. Sia durante l’ingresso degli agenti nelle abitazioni che davanti agli uffici dell’Ater, dove molte persone si erano dirette per una manifestazione non autorizzata, quel giorno c’erano stati scontri violenti tra gli antagonisti, fra cui i 4 veneziani, e le forze dell’ordine, a seguito dei quali otto poliziotti e carabinieri avevano dovuto fare ricorso a cure mediche. 

Per questo sono state ordinate 13 perquisizioni domiciliari, tre di queste eseguite dalla Digos veneziana, che hanno portato a tre misure: un obbligo di dimora a Marghera e firma al commissariato di polizia per tre volte a settimana, per un 26enne del posto, stessa conseguenza per un coetaneo, anche lui di Marghera, che dovrà presentarsi agli agenti per due volte alla settimana, mentre per un ventenne padovano con domicilio a Marghera c’è solo l’obbligo di firma. Per il quarto veneziano è arrivato solo l’avviso di garanzia. Le perquisizioni della Digos veneziana erano volte a rintracciare gli abiti indossati dai tre durante gli scontri di quel 9 novembre, e le verifiche dei poliziotti hanno portato a individuarli. In quell’occasione gli agenti avevano fatto irruzione alle prime luci dell’alba all’interno dello stabile dell’Ater e nel giro di poche ore la situazione era diventata incandescente, degenerando in diverse cariche contro gli attivisti che si erano sistemati di fronte all’edificio. Altri scontri si erano verificati in prossimità della vicina sede dell’Ater di Padova. Feriti otto fra poliziotti e carabinieri e finiti in Pronto soccorso dieci dei partecipanti ai due cortei. Le operazioni di sequestro preventivo dei quattro appartamenti Ater erano avvenute su provvedimento emesso dell'ufficio giudiziario al termine di un'attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Padova. 

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