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Lunedì, 29 Aprile 2024

Le iniziative lanciate dal Comune di Venezia per accogliere i rifugiati ucraini | VIDEO

Da Venezia una reta diffusa e coordinata con gli altri Comuni: sono già attivi un form online per dichiarare la propria disponibilità ad ospitare i rifugiati, lo sportello telefonico Dime (041.041) e l'indirizzo mail dedicato all'emergenza in Ucraina. Tutte le iniziative sono portate avanti insieme alla prefettura, alla questura e alla Ulss 3 Serenissima

283 persone accolte dal 3 al 15 marzo sul territorio con il supporto della Caritas e già 618 posti letto messi a disposizione tra Venezia e l'area metropolitana: sono alcuni dei numeri emersi alla Smart Control Room del Tronchetto, durante la conferenza stampa di presentazione delle attività messe in campo dal Comune e dalla città metropolitana di Venezia per il supporto ai profughi ucraini. A parlarne nella mattinata di oggi sono stati il sindaco Luigi Brugnaro, l'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini e il direttore dell'area Coesione sociale del Comune Danilo Corrà. Presenti anche il diacono Stefano Enzo, responsabile della Caritas diocesana, e don Yaroslav Chaykivskyy, cappellano della comunità ucraina di Venezia.

Da inizio emergenza sono partite diverse direttrici organizzative per la creazione di una rete in grado di intervenire in modo capillare e coordinato: è infatti in funzione, e costantemente aggiornata, una pagina sul sito del Comune di Venezia dalla quale reperire tutte le informazioni utili per contattare e fornire aiuto alle persone in fuga. Attivo anche un form sul portale della città metropolitana che raccoglie la disponibilità dei cittadini ad ospitare persone in uno dei comuni dell'area. Allo stato attuale, sono stati messi a disposizione 257 alloggi. Per ulteriori informazioni, si può inoltre contattare telefonicamente lo sportello Dime (041.041) o inviare una mail all'indirizzo dedicato. Tutte le iniziative sono portate avanti insieme alla prefettura, alla questura e alla Ulss 3 Serenissima, che coordina la profilassi in tema di tamponi, green pass e vaccini dei profughi.

«Venezia è un luogo di frontiera e la stazione di Mestre è un punto nevralgico di smistamento delle persone – ha spiegato Brugnaro –. Ecco perché il Comune e la città metropolitana di Venezia hanno voluto costituire una cabina di regia per far fronte alla situazione. Chi ospita un parente o un conoscente che viene dall’Ucraina deve informare entro 48 ore il sindaco del proprio territorio, oltre alla questura o i carabinieri. Deve quindi seguire immediatamente un contatto con l’Asl per tutti gli aspetti di natura sanitaria: tamponi, vaccinazioni green pass, tessera sanitaria. Infine sarà importante aiutare queste persone nell’integrazione sociale, con percorsi di alfabetizzazione e di mediazione culturale e con l'aiuto delle scuole e dei ragazzi».

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