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Cronaca

"Condannato a trent'anni per omicidio: incarcerato in Moldavia, dopo 8 è già libero"

Interrogazione di Michele Mognato, deputato Pd Venezia, al ministero della Giustizia. L'uomo fu giudicato colpevole per l'assassinio del commerciante veneziano Giampaolo Granzo

L'omicio, la condanna confermata in Appello, poi il trasferimento in carcere nel Paese d'origine per scontare 30 anni di reclusione. Solo che, appena 8 anni dopo la decisione del giudice, l'uomo è già libero. Ora Michele Mognato, deputato Pd Venezia, ha presentato un'interrogazione al ministro della Giustizia per capirne il motivo.

Gheorghe Vacaru, cittadino romeno - racconta Mognato - È stato condannato nel 2010 a 30 anni di reclusione dalla Corte d'appello di Venezia, per l'omicidio di Giampaolo Granzo, ucciso il 22 marzo 2007 nel suo magazzino a Venezia; la sentenza di condanna non è mai stata impugnata in cassazione, e pertanto è divenuta definitiva; Vacaru era stato trasferito in Moldavia, suo Paese natale, per scontare la pena ai sensi della convenzione sul trasferimento delle persone condannate adottata a Strasburgo nel 1983, entrata in vigore nel 1989 in Italia e nel 2004 nella Repubblica Moldova; la stessa convenzione prevede la possibilità che il Paese che ospita il detenuto possa rivedere la pena cui è stato condannato nel Paese ove ha commesso il delitto, senza in ogni caso stravolgerlo".

"Da alcuni mesi - continua - Vacaru sarebbe stato liberato dalle autorità moldave, dopo neppure otto anni di detenzione; del tutto sproporzionato risulta essere il rapporto tra pena comminata e periodo effettivamente scontato, avuto riguardo in particolare per la gravità del reato compiuto e l'efferatezza dello stesso; Vacaru inoltre non ha mai provveduto al risarcimento del danno derivante alla famiglia del signor Granzo per la perdita del familiare, a causa dell'irreperibilità in Moldavia; esiste il rischio potenziale che Vacaru, una volta libero, possa rientrate in Italia e anche a Venezia". Mognato chiede quindi "quali azioni il ministro voglia intraprendere, nell'ambito delle sue prerogative e competenze, per verificare quali siano state le ragioni della scarcerazione di Vacaru e quali le iniziative per assicurare la sicurezza della famiglia Granzo e il pieno riconoscimento di quanto disposto nel dispositivo di condanna dell'autorità giudiziaria italiana".

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