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Cronaca

Laguna Pride, a migliaia in corteo per calli e campi di Venezia

Organizzato da associazioni Lgbtqia+ sabato con raduno iniziale in stazione. «Abbiamo portato un'aria nuova per dimostrare che anche questa città lotta per i diritti e contro le discriminazioni vissute ogni giorno»

Migliaia le persone che hanno "invaso" le calli di Venezia per il "laguna pride" organizzato sabato dalle associazioni Lgbtqia+ in centro storico. «Un evento che da anni non si svolgeva a Venezia - commentano - con rabbia e amore per dimostrare che anche questa città lotta per i diritti e contro le discriminazioni vissute ogni giorno».

Una giornata costruita dal basso, con il lavoro di collettivi e gruppi che ogni giorno si battono nel territorio per la libertà di tutte e tutti. «Una manifestazione - spiegano le associazioni - contro la retorica del "rainbow washing", ovvero della dichiarazione di inclusività fatta soltanto a scopo commerciale, e che riflette le istanze di tutte le soggettività discriminate e lasciate da parte, alle quali quotidianamente questo governo toglie diritti, e il caso dell’annullamento degli atti di nascita dei figli delle famiglie omogenitoriali a Padova ne è solo l’ultimo esempio». 

I gruppi del laguna pride di sabato sostengono che il governo attuale abbia inasprito e peggiorato una situazione già difficile. «Da un lato le politiche e le leggi emanate non fanno che togliere libertà che ormai dovrebbero essere considerate fondamentali, dall’altro la narrazione mediatica e giornalistica non fa altro che avallare e dare adito a queste scelte, raccontando gli eventi (come il caso Padovano o i numerosi femminicidi) come fossero la normalità delle cose, un’abitudine».

Per questo i gruppi hanno dato vita al pride. La necessità, dicono, era quella di far respirare alla città un’aria diversa. «Abbiamo gridato che le scelte sulle nostre vite le facciamo noi, abbiamo detto forte e chiaro che nessuno ci può togliere il diritto di fare una famiglia come la vogliamo noi, non vogliamo più vivere di discriminazioni e bigottismo. Il pride rappresenta solo un momento di passaggio di una lotta che si concretizza e si rafforzerà ogni giorno». Dopo il raduno sul piazzale della stazione di Santa Lucia, il corteo di bandiere arcobaleno è sfilato per la zona del sestiere di Dorsoduro, in campo Santa Margherita per poi terminare sulle Zattere davanti al canale della Giudecca, dove si è svolto uno show con esibizioni, drag queen e dj set. 

Laguna Pride (foto Instagram)

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