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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Gli hotel restano chiusi. Dipendenti in assemblea chiedono un incontro al Comune

Sempre più a rischio le condizioni dei 170 lavoratori degli alberghi Rialto, San Marco e Cavalletto a casa da marzo: inizio del lockdown

Si sono ritrovati alle 11 di giovedì in campo San Bartolomio, nel centro storico di Venezia, ai piedi del ponte di Rialto. E hanno indetto assemblea. Sono i lavoratori e le lavoratrici dell’hotel Rialto che da marzo scorso è chiuso. Con loro c'erano i colleghi degli alberghi vicini e i rappresentanti sindacali aziendali dei più importanti alberghi di Venezia tra i quali Marriott, hotel Principe e hotel Londra.

I 30 lavoratori dell’hotel Rialto presenti all’assemblea fanno parte della catena veneziana Cazzavillan che possiede a Venezia 7 alberghi tra i quali: hotel San Marco e hotel Cavalletto per un totale di 170 lavoratori “tutti chiusi da marzo”, con i dipendenti in cassa integrazione e fis (fondo d'integrazione salariale) da mesi. «Nonostante le iniziali rassicurazioni della società che preventivava la riapertura in questi giorni di agosto, come hanno già fatto molti altri alberghi, Cazzavillan ha fatto dietrofront e gli hotel restano inspiegabilmente chiusi, con un danno d’immagine per la città e un danno economico e professionale per le lavoratrici e lavoratori coinvolti che da anni lavorano nelle strutture del gruppo», spiega Monica Zambon della Cgil Filcams di Venezia, che ha chiesto un’incontro alla società al fine di andare verso l’immediata apertura degli alberghi in sicurezza. «Occorre garantire l’occupazione dei dipendenti per evitare il rischio d’indigenza di tutte le famiglie coinvolte - dice Zambon - . L’assemblea ha deliberato la richiesta d’incontro urgente al Comune di Venezia per tutelare i lavoratori e i nuclei coinvolti».

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