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Cronaca

Maltempo su tutto il Veneziano, oltre 200 interventi. Decine di alberi sradicati e strade bloccate

Incessante il lavoro di vigili del fuoco, protezione civile e polizie locali in tutti i Comuni della terraferma, continuato stamattina dopo il nubifragio di lunedì sera. Nessun territorio risparmiato dalle potenti forti raffiche di vento. Oltre mille chiamate in tutto il Veneto

Sono oltre un migliaio le chiamate di soccorso ai vigili del fuoco arrivate da tutta la Regione del Veneto tra ieri sera, dopo le 22, e stamattina, martedì 17 agosto, 500 gli interventi eseguiti per i danni causati dal maltempo. Solo nel Veneziano sono 150 le attività di sistemazione, rimozione materiali, taglio arbusti, messa in sicurezza di pali della luce e tegole, e un centinaio devono esser ancora essere svolte. Ci sono stati soprattutto alberi crollati a bloccare strade comunali e provinciali, dissesti, impalcature e reti di cantiere spostate dalle raffiche di vento, strade da liberare dai materiali volati per il nubifragio, il tram da ripristinare tra Mestre e Marghera. 

Colpita tutta la terraferma, da Mestre a Chirignago, Spinea, Martellago, Mira e il Miranese, e il Veneto orientale. Alberi sradicati ovunque, black out alla corrente elettrica e guasti anche alle linee telefoniche. Danneggiate anche aziende agricole, alberi di terreni privati e pubblici crollati anche a Dolo. In supporto ai vigili del fuoco, molti dei quali non presenti rientrati al lavoro, anche i volontari della protezione civile, le polizie locali e le forze dell'ordine per il supporto e il coordinamento dei soccorsi.

Dolo

Molta paura ieri sera durante la sagra a Dolo. «Per fortuna - dice il sindaco pro tempore Gianluigi Naletto - il santo patrono ci ha graziati consentendo lo svolgimento della Messa e della processione dedicate a Rocco in sicurezza». I danni - stimati per ora in circa 100mila euro - riguardano prevalentemente alberature cadute in strade, parchi, aree pubbliche e private. In alcuni casi sono stati danneggiati anche tralicci e cavi elettrici e telefonici. Duramente colpita un'attività vivaistica lungo il Serraglio. Tre gli alberi secolari abbattuti dalla furia del vento nel Parco di Villa Concina, parecchie piante rovinate sulle coperture dei loculi del cimitero cittadino. Chiuse durante la notte le vie Matteotti, Brentabassa, Fondamenta e della Resistenza, sgomberate e già riaperte al traffico nel corso della mattinata. «In queste ore chiederemo al presidente Zaia di dichiarare lo stato di calamità per i danni subiti nelle scorse ore dai privati, dalle attività produttive, dai cantieri e dal patrimonio pubblico dolese, dichiara l'assessore Matteo Bellomo.

Comune di Venezia

Sono una decina gli interventi gestiti dalla Protezione civile mentre per il solo Comune di Venezia ieri sera sono state oltre ottanta le chiamate al centralino dei vigili del fuoco. A seguito delle forti raffiche di vento si sono verificati numerosi danni riconducibili, prevalentemente, alla caduta di alberature e al distacco di parti di edifici come grondaie e cornicioni, ma il maltempo ha provocato anche l'abbattimento di coperture e cartelloni pubblicitari. Un albero nell’area dell’ingresso e numerosi rami son caduti anche a Forte Marghera lungo il percorso ciclabile: anche in questo caso la situazione nella tarda mattinata è tornata alla normalità e il forte è aperto.

Nel corso della mattinata ai vigili del fuoco sono arrivate numerose nuove chiamate per interventi soprattutto in aree private. Protezione civile e vigili del fuoco, insieme a tecnici comunali e personale del gruppo Veritas, sono ancora sul campo per far fronte a ulteriori sessanta richieste di intervento, non si registrano situazioni di particolare disagio o emergenza. Le operazioni di rispristino dovrebbero concludersi nell'arco della giornata.

Città Metropolitana

Disagi si sono registrati nell'intera area della Città Metropolitana. Sono oltre duecento le richieste d’intervento nei Comuni metropolitani. Una cinquantina di volontari delle sezioni comunali della Protezione civile sono stati impegnati tutta la notte e nella mattinata per liberare le strade da alberi, rami, cartelloni e detriti. La situazione più critica sulla provinciale 79 via dei Pioppi tra i Comuni di Torre di Mosto e San Stino di Livenza dove il vento ha provocato la caduta di parecchi alberi sulla sede stradale: personale dei vigili del fuoco, tecnici della Città metropolitana e Protezione civile hanno lavorato tutta la notte e continuano a lavorare anche oggi. La sp 79 resterà chiusa almeno fino a questa sera.

Risolta in mattinata anche la criticità sulla Sp 52 tra Eraclea e San Donà sempre per alberi caduti di intralcio alla viabilità. Il fortunale ha prima colpito l’area dei Comuni di Marcon, Martellago, Scorzè, Spinea e Noale e quindi si è spostato sul sandonatese e portogruarese. Particolarmente colpita anche la zona del Comune di San Donà e Musile di Piave e quella sulla strada provinciale 42 da Concordia verso la Salute di Caorle. A San Donà numerosi alberi abbattuti con danni anche al tendone del centro vaccinale dove è intervenuta la protezione civile comunale con in supporto una squadra da Meolo. Disagi anche a Noventa e Fossalta di Piave. Gli interventi di ripristino proseguiranno per tutta la giornata. 

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