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Domenica, 28 Aprile 2024
Raffiche e grandine / Fossalta di Portogruaro

Maltempo nella notte sul Veneto orientale

Alberi caduti, edifici danneggiati e coltivazioni rovinate. Al lavoro i vigili del fuoco e la protezione civile. Il governatore Zaia ha dichiarato lo stato di emergenza regionale

Nel corso della notte il maltempo si è abbattuto nell'area orientale del Veneto e nel Friuli Venezia Giulia, con un nubifragio e una tromba d'aria che hanno causato diversi danni. Principalmente si segnalano alberi e tralicci caduti, edifici parzialmente scoperchiati e coltivazioni danneggiate. È crollata anche una quercia secolare, a Fossalta di Portogruaro. Non risultano, al momento, conseguenze per le persone.

Circa 150 le chiamate ai vigili del fuoco, che fin da subito si sono attivati per mettere in sicurezza i punti più colpiti. Oltre che a Fossalta di Portogruaro, gli interventi si stanno svolgendo a Concordia Sagittaria, Portogruaro, Eraclea, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Annone Veneto. In parte il maltempo ha interessato altre zone della provincia, come Mirano, Martellago e Scorzè. Al lavoro anche gli operatori della protezione civile con i mezzi di soccorso, assieme alle forze dell'ordine. Poco dopo le 4 di mattina, il Comune di Concordia Sagittaria ha diffuso un annuncio via social: «In seguito alla tromba d'aria e grandine che hanno colpito il nostro territorio con gravi conseguenze, tra cui il crollo di numerosi alberi lungo le strade, si invita la popolazione a non uscire di casa».

I danni del maltempo nel Portogruarese, 13 luglio 2023

Coltivazioni rovinate

In campagna il vento ha colpito soprattutto i vigneti, atterrati e spezzati. La grandine invece ha distrutto i raccolti di mais e soia. Forti danni a Concordia, a San Stino, a Lison, a Fossalta di Portogruaro. Qui, un vivaio avrebbe riportato danni per circa 300mila euro. Tra le aziende che segnalano i principali problemi ci sono il centro Giardino di Fossalta di Portogruaro, la società agricola Rubin Riccardo e Luigi di San Stino di Livenza, la Piovan Giancarlo di Lison e la Brunzin Andrea di Concordia Sagittaria. «Già dalle prime ore di giovedì - riferisce la presidente di Cia Venezia Federica Senno - i nostri funzionari stanno effettuando sopralluoghi nelle aziende colpite, raccogliendo le segnalazioni che verranno inviate ad Avepa. Dove hanno colpito grandine e vento il danno può essere quantificato oltre l'80%. I cambiamenti climatici sono una realtà con la quale dobbiamo convivere e che non possiamo subire passivamente: occorrono interventi per la messa in sicurezza del territorio e per “contenere” i danni: in pochi minuti i nostri agricoltori hanno perso il lavoro di mesi».

«Sono bastati pochi minuti, non più di 15, per rovinare colture e vigneti - racconta Andrea Pegoraro, presidente di Coldiretti Portogruaro -. Ad essere colpito è stato in particolare il mais, in cui vento e grandine hanno provocato danni non solo fogliari ma la rottura del pennacchio, compromettendo il raccolto; anche soia e altre colture sono state colpite ma non gravemente come per i vigneti, in alcuni casi completamente distrutti. Assistiamo in questi anni a degli eventi di maltempo sempre più spaventosi e violenti capaci di distruggere tutto in brevissimo tempo. La grandine - sottolinea Coldiretti - è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. Si tratta di un evento climatico avverso sempre più frequente, ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che è aumentata considerevolmente negli ultimi anni, con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza».

Danni e strade interrotte

Sempre a causa della caduta di alberi e rami nella sede stradale, il settore viabilità della Città metropolitana ha attivato alcuni sensi unici alternati lungo la strada provinciale 42. Sulle strade dove si sono registrate interruzioni stanno lavorando 18 uomini del servizio viabilità e 4 tecnici. Le criticità maggiori, oltre che sulla Sp 42 tra Concordia Sagittaria ed Eraclea, si sono verificate sulla Sp 60 nel comune di Annone Veneto e sulla Sp 92, a Fossalta di Portogruaro. La viabilità metropolitana è comunque quasi tutta percorribile, a parte alcuni tratti con senso unico alternato o semafori.

Colpita anche la residenza per anziani Francescon di Portogruaro: sette alberi sono stati sradicati dalla potenza del vento, danni si sono verificati al tetto di uno dei padiglioni, ai cornicioni ed altre aree. Il conto ammonterà a diverse decine di migliaia di euro. Non ci sono stati, invece, problemi o emergenze per gli ospiti.

Il maltempo era stato annunciato dal servizio meteo della Regione Veneto, che nella giornata di ieri ha diffuso un bollettino segnalando possibili rovesci e temporali, anche associati a fenomeni intensi, dalla serata del 12 a quella del 13 luglio. I pompieri stanno operando non solo nella provincia di Venezia ma anche in quelle di Treviso e Vicenza. Complessivamente le chiamate al 115 sono state più di 350, sempre per rami pericolanti, alberi abbattuti, danni da vento e grandine.

Stato di emergenza

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha spiegato di essere in contatto con le strutture della protezione civile e con i sindaci dei comuni coinvolti. Mentre procede il lavoro dei tecnici per la valutazione dei danni, il governatore ha dichiarato lo stato di emergenza regionale. Le province di Venezia, Treviso e Vicenza, riepiloga, «sono quelle maggiormente colpite e quindi, anche in base alla censimento dei danni in corso, vedremo come procedere. Allo stato attuale abbiamo cognizione dei danni da vento, che sembrano interessare prevalentemente le alberature, ma in considerazione della grandine di grosse dimensioni temo ci siano danni a macchine, tetti, oltre che all'agricoltura».

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