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Cronaca Jesolo / Piazza Brescia

Quasi 500 curricula, pur di lavorare si dà da mangiare ai coccodrilli

Quasi cinquecento in sei giorni le richieste al Tropicarium Park di piazza Brescia a Jesolo. E il testimonial Cecchi Paone si taglia il compenso

“Abbiamo ricevuto oltre 470 curricula in soli sei giorni”. C'è la crisi, e in tanti intendono rimboccarsi le maniche per trovare un lavoro. Lo testimonia il numero di  richieste arrivato a Mauro Rigoni e Monica Montellato, gestori del Tropicarium Park e della mostra in allestimento sul corpo umano “Real Bodies” di Jesolo. I due coniugi, da quando hanno messo un annuncio su un sito web, hanno infatti assistito a una vera e propria caccia al posto di lavoro. Il ruolo? Addetto al sostentamento e benessere di animali esotici come serpenti, coccodrilli e tartarughe, di receptionist e custode. Insomma, dare da mangiare agli animali. Pur di trovare uno stipendio.

“Siamo a una media impressionante di quasi 90 curricula al giorno - confermano i gestori del parco - neanche si trattasse di un posto statale. Chi non ha dimestichezza col web viene di persona”. La maggior parte dei candidati sono ragazzi dai 20 ai 35 anni, molti di loro disperati perché da mesi non trovano un lavoro nemmeno part time. “Tentano in tutti i modi di attirare la nostra attenzione scrivendo cose molto commoventi - racconta Monica - tipo 'non mi drogo, non bevo, non fumo e mi sveglio presto al mattino' c'è chi la butta sulla sfida scrivendo 'mettetemi alla prova anche gratis per un mese e vi dimostrerò la mia grande volontà”. Fra tante richieste, ci sono donne o ragazze sole con figli che, non senza vergogna, confessano di sopravvivere con i soldi dei genitori. La maggior parte sono dalla provincia di Venezia e in molti sono disposti a venire ad alloggiare a Jesolo. Pur di trovare lavoro.

“Mai come in questa occasione - continuano i gestori - abbiamo potuto toccare con mano quanta disperazione ci sia in giro. Domenica sera mentre eravamo a cena con il testimonial Alessandro Cecchi Paone gli abbiamo esposto il problema. Con un gesto a sorpresa che ci ha commossi, ha ritenuto giusto dimezzarsi il compenso previsto per il suo lavoro di testimonial pur di darci la possibilità di assumere quattro persone in più per la mostra Real Bodies".

Ma i gesti di sensibilità sarebbero arrivati anche dal personale fisso del Tropicarium Park: “Di loro spontanea volontà in virtù di questa situazione - continuano i coniugi Rigoni - i nostri dipendenti si sono dichiarati disposti a fare meno ore lavorative riducendosi lo stipendio purché venga data la possibilità ad altri”.

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