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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Il ministero approva la proposta per 6 residenze studentesche. Ora i bandi per il finanziamento

L'università Iuav coordina il progetto che punta a trasformare sei edifici storici in alloggi per studenti, per un totale di 800 posti letto. Gli stabili sono di proprietà del Comune, della Marina militare e di Ipav

Sei immobili storici veneziani potrebbero diventare residenze per studenti universitari, per un totale di quasi 800 nuovi posti alloggio. Il Mur, ministero dell’università e della ricerca, ha approvato la proposta presentata dall’università Iuav assieme al Comune, alla Marina militare e a Ipav, che avevano fatto domanda nel giugno scorso. L'iter non è ancora concluso: si tratta di un primo passo a cui seguiranno i bandi per l’erogazione dei finanziamenti. Intanto, però, il ministero ha riconosciuto la validità della proposta, che mette in sinergia le istituzioni cittadine nell'ottica della "Città campus".

Gli enti coinvolti avevano risposto alla manifestazione d’interesse ministeriale per il finanziamento di interventi destinati a trasformare immobili in alloggi o residenze universitarie, grazie a un contributo di 660 milioni del Pnrr. Ecco gli edifici proposti: il complesso dell’Ospedaletto a Castello (Ipav, con una previsione di 625 posti), un tempo uno dei più importanti “ospitali maggiori” della città, di rilevante interesse storico e culturale; l’ospizio Badoer (Ipav, 20 posti), parte integrante del complesso della chiesa e scuola di San Giovanni evangelista e palazzo Badoer, considerato il migliore esempio esistente in città di antica edilizia destinata ad uso collettivo; l’ex convento delle Pizzocchere a San Francesco della Vigna (Marina Militare, 45 posti), fino all’Ottocento sede delle terziarie francescane; il cinquecentesco palazzo della Nunziatura, costruito come dimora dal doge Andrea Gritti nei pressi della chiesa di San Francesco della Vigna (Marina Militare, 70 posti); l’ospizio Renier Zen in campo dei Gesuiti (Ipav, 20 posti), nato nel 1200 per dare ricovero a infermi e pellegrini, poi destinato a ospizio per donne indigenti fino ai primi anni del 2000; il comprensorio alloggiativo Quintavalle (Comune, 20 posti), fabbricato novecentesco di edilizia popolare a San Pietro di Castello.

Grazie a specifici accordi di collaborazione, Iuav ha costruito partenariati con le istituzioni proprietarie e ha potuto contare sulla disponibilità di Marina Militare, Comune e Ipav; l’ateneo a sua volta ha offerto le necessarie competenze organizzative e progettuali, in previsione degli interventi di restauro, rifunzionalizzazione, efficientamento e ottimizzazione energetica degli edifici.

Per il rettore Benno Albrecht, «questo primo importante risultato dimostra la fondatezza di un progetto che ha l’ambizione di dare alla città strutture e servizi di livello europeo. Alla base del progetto Venezia Città Campus c’è lo sviluppo del tessuto urbano e sociale della città, mediato dall’università, in vista della creazione di un campus diffuso e di un sistema di residenzialità studentesca che renderà più viva la città. Per questo Iuav sta lavorando anche sul versante formativo, progettando corsi di laurea innovativi che amplieranno ulteriormente la portata internazionale dell’insegnamento universitario a Venezia».

L'assessore Paola Mar aggiunge: «Questa iniziativa evidenzia una collaborazione senza precedenti tra il mondo accademico e gli enti pubblici, fornendo un contributo tangibile al consolidamento di "Venezia Città Campus": il progetto sta diventando una realtà, con un impatto positivo sulla città e la sua comunità universitaria. Solo assicurando opportunità concrete di crescita per le giovani generazioni possiamo aspirare a rendere il nostro centro urbano un luogo attrattivo per nuovi cittadini e favorirne la crescita demografica». L’ammiraglio di divisione Andrea Petroni, comandante dell’Istituto di studi militari marittimi e del presidio Marina Militare di Venezia, specifica che «la Forza Armata si è resa disponibile a candidare alcuni suoi importanti edifici storici e di pregio, nell’ottica di una loro riqualificazione architettonico-infrastrutturale e per la creazione di nuove residenze universitarie: in questo modo rispondiamo concretamente alla problematica della residenzialità studentesca che interessa anche la città lagunare, in un clima di grande collaborazione con le istituzioni locali».

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