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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Il referendum supera un altro ostacolo: "Domanda ammissibile"

Ok dal Consiglio regionale sulla documentazione per indire una consultazione sulla divisione tra Venezia e Mestre. Tutto in commissione

Un alto scoglio superato per il referendum sulla separazione di Venezia e Mestre. Il Consiglio regionale, infatti, nella seduta di martedì pomeriggio, ha approvato la sua ammissibilità, permettendo alla proposta di legge di iniziativa popolare di iniziare il suo iter all'interno della Commissione Affari Istituzionali.

Un ok che appariva quasi scontato alla vigilia, visto e considerato che i consiglieri erano chiamati a dichiarare se la richiesta di referendum e le migliaia di firme raccolte fossero tutte regolari. Nessun giudizio politico, dunque. D'ora in avanti, invece, saranno proprio i partiti a dover prendere l'iniziativa tra favorevoli e contrari alla consultazione popolare. Un percorso che potrebbe, ma è ancora troppo presto per capirlo, a un certo punto correre parallelo con quello dell'indizione delle elezioni amministrative.

C'è la possibilità, infatti, sempre che il referendum si faccia, che dopo il "limbo" costituito dalla guida del commissario Vittorio Zappalorto i cittadini non solo siano chiamati alle urne la prossima primavera per eleggere il loro nuovo sindaco, ma anche per dichiarare se desiderino o meno che Venezia e Mestre debbano "divorziare". Tutto naturalmente è in itinere, quindi lo scenario potrebbe cambiare da un momento all'altro. Di certo però si tratterebbe del quinto referendum di questo tipo, dopo quelli indetti negli ultimi decenni. L'ultimo nel 2003.

"Siamo felici per l’esito della votazione del Consiglio regionale. Dopo il confronto svoltosi nella massima serenità, abbiamo avuto la sensazione che ci sia davvero la consapevolezza da parte della maggioranza che il referendum per la separazione di Mestre e Venezia rappresenti un’opportunità per uscire dall’impasse politico che ha colpito la nostra città", il commento post votazione di Marco Sitran, presidente del Comitato Mestre-Venezia Due grandi città.

Dopo la votazione favorevole del Consiglio regionale, la prima commissione consiliare Affari Istituzionali dovrà far pervenire al Commissario comunale Vittorio Zappalorto e al presidente della Provincia Francesca Zaccariotto la richiesta del loro parere in merito alla divisione. Ovviamente il Consiglio provinciale non potrà dare il suo parere in quanto soppresso dalla legge sulla città metropolitana, ma i poteri del Consiglio sono in ogni caso trasferiti al presidente della Provincia che potrà legittimamente esprimersi in merito. Così come potrà fare il Commissario comunale che riunisce i poteri di sindaco, Giunta e Consiglio comunale.

Pareri obbligatori ma non vincolanti che il Comitato si augura "avvengano entro e non oltre un mese, anziché il termine massimo di 90 giorni come previsto dalla legge, proprio perché a dare il parere è una sola persona. Il tempo è tiranno e i cittadini, come dimostrano le 9mila firme depositate in Consiglio e le continue richieste che ci arrivano, vogliono votare alle prossime elezioni amministrative per due Comuni – l’auspicio di Marco Sitran –. Altri 5 anni così e saremo tutti scomparsi. Ovviamente non ci aspettiamo il parere favorevole del commissario, che già si espresso a favore di una rapida attuazione della legge metropolitana. Ma ci auguriamo che il suo avviso scritto venga restituito al mittente nel più breve tempo possibile. In modo che il Consiglio possa poi approvare la meritevolezza (come ha già fatto quattro volte) subito dopo le ferie estive e indire il referendum nei successivi 45 giorni".

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