"Governo sordo al nostro grido di dolore, il Mose salverà solo macerie?"

"Se si va avanti così, rischiamo che il Mose salvi dalle acque solo macerie, ma il Governo è sordo al nostro grido di dolore": il sindaco Giorgio Orsoni lancia l'allarme con toni sempre più drammatici e ultimativi sui fondi sempre più risicati per la salvaguardia di Venezia. L'ennesimo appello per salvare la città e il suo straordinario patrimonio artistico è stato lanciato dal sindaco davanti alla platea internazionale dei Comitati privati per la Salvaguardia di Venezia, riuniti oggi nell'ufficio dell'Unesco a Palazzo Zorzi. Toni drammatici che hanno scosso il presidente Umberto Marcello del Majno e gli altri rappresentanti dei Comitati che hanno partecipato alla riunione annuale: "Il vostro aiuto è importantissimo per far capire i problemi che ci assillano", ha detto Orsoni, chiedendo ai Comitati che coordinano le organizzazioni private di 11 Paesi di unirsi al suo grido di dolore.

 

 

"E' dal 2009 che il Governo non finanzia più la Legge Speciale e non sono arrivati neppure i 50 milioni di euro che erano stati promessi nell'ultima riunione del Comitatone - ha denunciato il sindaco - Ed è solo una delle tante promesse disattese". Orsoni ha ricordato infatti che la costruzione del Mose, il sistema di barriere mobili per salvare Venezia dall'acqua alta, assorbe praticamente tutti i fondi della Legge Speciale , mentre sono 'azzerati' quelli per la manutenzione di una città fragile come Venezia e la conservazione del suo enorme patrimonio artistico. "La tranche di soli 2,5 milioni di euro sugli 11 milioni deliberati nel 2008 ci porterà a sforare il Patto di stabilità, con gravi conseguenze sugli investimenti - ha avvertito il sindaco - Il Mose è importante, ma forse sono soldi buttati via se poi dovremo salvare dall'acqua un cumulo di macerie".

(ANSA)