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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La "visione" del patriarca: "Stop alle chiese con ingresso a pagamento"

Monsignor Francesco Moraglia nella prefazione al calendario liturgico diocesano si scaglia contro l'utilizzo museale degli edifici sacri veneziani: "Sono luoghi dedicati alla liturgia"

"Talune proposte che inizialmente si presentano con termini catechistici e culturali alla fine sembrano rispondere ad altre logiche". L'affondo è del patriarca di Venezia Francesco Moraglia, che nell'introduzione al calendario evangelico distribuito dalla diocesi si schiera contro lo sfruttamento "commerciale" delle chiese di Venezia.

Sono spazi di culto, secondo il presule, e ad esso dovrebbero essere votati. "E' essenziale - continua il patriarca - che ogni altro utilizzo diverso da quello liturgico venga regolamentato e gestito dagli uffici competenti diocesani". Stop quindi alle messe con il contorno di turisti tra i banchi. Stop anche a concerti e mostre, almeno negli edifici sacri che afferiscono direttamente a Chorus, la società patriarcale che gestisce le chiese veneziane e che offre anche una visita a pagamento di quest'ultime, assicurandone l'apertura.

L'obiettivo è uno solo, e affascinante: permettere l'ingresso a tutti nelle innumerevoli chiese veneziane, a patto che venga rispettata la loro funzione liturgica. "Il rischio - spiega Moraglia - è che si instauri anche per i fedeli un modo di pensare funzionalistico, che porti a pensare 'come posso sfruttare questo edificio?' Non di rado questo tipo di mentalità si è trasformata in mentalità imprenditoriale. Si può controbattere a ciò riscoprendo il senso del sacro".

In linea con l'intendimento del Patriarca, la chiesa della Madonna dell'Orto dal primo dell'anno si è tolta dal circuito di visite di Chorus, che include attualmente 15 edifici

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