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Cronaca Mestre Centro / Via Francesco Zanotto

"Innovazione, crescita e ascolto", i pilastri del Policlinico San Marco

La struttura ospedaliera "nel cuore di Mestre" ha presentato il suo primo bilancio sociale in municipio. Evidenziati ancora i punti forti della clinica

“Ho chiesto che la presentazione del primo bilancio sociale del Policlinico San Marco fosse ospitata in Municipio a Mestre per dare all'evento la rilevanza che merita. La struttura ospedaliera, infatti, da oltre cinquant'anni è un punto di riferimento essenziale in ambito socio-sanitario soprattutto per i cittadini mestrini, anche grazie agli stretti rapporti che la dirigenza dell'ospedale ha instaurato nel territorio con gruppi e associazioni di volontariato, con l'Ulss e con le istituzioni tra cui la Municipalità“. Con queste parole il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Massimo Venturini, ha introdotto lunedì mattina la conferenza stampa alla quale sono intervenuti la delegata e il consigliere municipale, Chiara Puppini e Antonio Mirra, il direttore sanitario del Policlinico San Marco, Renzo Malatesta, il curatore del bilancio sociale, Davide Conte. Presenti, tra gli altri i consiglieri regionali, Bruno Pigozzo e Gennaro Marotta, e il direttore dell'ospedale dell'Angelo, Onofrio Lamanna.

Il Bilancio sociale è una ricognizione che analizza e valorizza gli elementi che sono trascurati dal bilancio economico come le relazioni, l'innovazione, la formazione del personale, l'umanizzazione della sanità. I protagonisti del bilancio sociale sono, oltre al personale della struttura sanitaria, i cittadini che usano i servizi e la comunità locale. “Coinvolgerli non è stato semplice – ha spiegato Malatesta – ma ci ha permesso di identificare i nostri punti di forza e quelli debolezza, le aspettative e le nuove richieste. Siamo partiti dalla fotografia dell'esistente per definire gli obiettivi strategici”.

Conte si è già misurato con il bilancio sociale di molte aziende pubbliche e private e di diversi gruppi del terzo settore. “Abbiamo suddiviso la nostra ricerca in cinque capitoli: il benessere delle persone; la qualità delle attività; la gestione sostenibile delle risorse, lo sviluppo delle attività con e nel territorio; l'innovazione delle attività e dei processi interni. Dalla valutazione finale emerge che il patrimonio fondamentale dell'azienda è rappresentato dal suo personale, competente e motivato, e dalla comunità. “Non esiste – ha proseguito Conte - il Policlinico senza questi due elementi. Si possono avere le macchine migliori del mondo ma se non c'è cura del personale e cura della relazione con il territorio non ci sono possibilità di sviluppo”.

Anche Mirra e Puppini hanno confermato la qualità del “San Marco” relativamente alla disponibilità all'ascolto degli operatori sanitari e della dirigenza. “Hanno fatto tesoro del rapporto con le istituzioni e con le associazioni, accogliendo suggerimenti e richieste. Sono così riusciti a mantenere e migliorare i servizi, offrendo ottime prestazioni mediche, spazi ai gruppi e punti di ascolto per pazienti e dipendenti, aprendo la biblioteca in hospice, e arrivando a consegnare il consenso informato in dialetto (consenso informà in venessian).

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