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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cona

Profughi, altri 722 in arrivo in Veneto. A Conetta due nuovi moduli prefabbricati

Conferenza dei servizi giovedì al provveditorato alle opere pubbliche. Arriveranno due nuove strutture per l'accoglienza dei migranti. Intanto ricominciano sbarchi e polemiche

"Vogliono far diventare la base di Conetta ancora più mostro di quella che è". Il sindaco Alberto Panfilio, alle porte della bella stagione è pessimista sull'evoluzione della situazione all'interno dell'ex caserma militare in cui vengono ospitati centinaia di profughi. Lo è ancora di più al termine della conferenza dei servizi di giovedì mattina a palazzo Dieci Savi a Venezia, sede del provveditore alle Opere pubbliche, in cui si è parlato della possibile installazione di due moduli prefabbricati all'interno dell'ex base. "Si parla di cento, duecento persone in più. Anche se la indicano come una sostituzione di altre strutture. Parlano di accoglienza, ma l'integrazione dov'è? Non lo possiamo più accettare - continua il primo cittadino - che non ha fornito l'ok dell'amministrazione locale". 

Tanto più che la questione dell'accoglienza dei profughi in Veneto è destinata a riacutizzarsi: la prefettura mercoledì ha inviato una comunicazione ufficiale in cui mette nero su bianco che, visti gli ultimi sbarchi, al Veneto sono stati assegnati 722 posti in più alla quota precedente, sottolineando come al contempo ci sia carenza di personale. E' noto come all'ultimo bando di Ca' Corner la risposta dei privati sia stata piuttosto "timida". La maggioranza dei sindaci, inoltre, non vogliono profughi sul proprio territorio: "Dove volete che li mandino - attacca Panfilio - Nel Comune più piccolo e con meno voti. Servono nuove ricette. Il popolo non li vuole? E' una questione da affrontare". 

Sul fronte dei due moduli prefabbricati, serve una variante al piano urbanistico. Cui il Comune di Cona giovedì mattina ha risposto picche. Per questo ora la questione finirà sulle scrivanie dei funzionari del ministero alle Infrastrutture (il provveditorato alle Opere pubbliche dipende da quel dicastero), che ha i poteri di approvare lo stesso l'operazione. Tanto più che l'ex base di Conetta non è di proprietà comunale.

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