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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Marghera

"Assedio" e "sbandati ": ViviAmo Marghera non ci sta. Ecco le proposte

I temi dello spaccio e degrado attraversano il sottopasso della stazione di Mestre e vanno al di là. Il comitato: «Termini inaccettabili per escludere ed emarginare. Politiche sociali finora, preistoriche»

«Denunciare i temi della criminalità, dello spaccio e del degrado che vanno oltre la stazione di Mestre, attraversano il sottopasso e coinvolgono Marghera, non giustifica l'uso di termini quali "assedio" e "sbandati" per descrivere quello che accade». A dirlo è il Comitato ViviAmo Marghera che rilancia alcune proposte. «Cari cittadini - scrive - dobbiamo fare i conti con questa realtà e arrivare a compromessi. Non possiamo più girarci dall'altra parte o nascondere la "polvere" sotto il tappeto». Il comitato punta il dito contro politiche che guardano al solo potenziamento dell'uso della forza pubblica contro spaccio, consumo, criminalità e degrado.

I temi "caldi"

«Fino a che punto politiche sociali preistoriche rispetto alle esigenze delle persone possono rispondere al bilanciamento degli interessi, anche conflittuali, tra i cittadini? Non possiamo pensare - continua - di risolvere la situazione emettendo multe, invitando le persone a consumare nelle loro abitazioni senza servizi sociali adeguati per l'educazione al consumo sicuro, né tanto meno pensare che il carcere, pagato da noi, sia la soluzione - prosegue ViviAmo Marghera - Non possiamo pensare che approvando progetti urbanistici che prevedono solo destinazioni a uso alberghiero, ricettivo o commerciale si risolvano i problemi e si governi la città nel suo insieme», rispondendo ad esempio, spiegano, alla domanda di lavoro.

Le proposte

Nove le proposte a chi governa: invito formale ai proprietari di aree che presentino profili di rischio per la sicurezza urbana, lasciati nel degrado, a provvedere alla messa in sicurezza; rigenerazione del sottopasso ciclopedonale esistente tralasciando la costruzione di un ponte di collegamento tra Mestre e Marghera, «opera pubblica di mera speculazione a uso esclusivamente turistico». Per ViviAmo Marghera la rigenerazione dei luoghi abbandonati è un altro passo del "compromesso" fra le esigenze della comunità, con la creazione del forum per la partecipazione responsabile al verde, alla progettazione, costruzione e gestione degli spazi a verde pubblico. 

La stazione, lo spaccio

Riguardo alla stazione ferroviaria poi, il gruppo ne propone l'apertura h24, con l'aumento dei trasporti pubblici negli orari serali tra Mestre e Marghera, mentre in tema di spaccio dovrebbero essere avviate politiche sociali innovative: un drop-in alla stazione, centri diurni in vari punti della città, più posti letto nei dormitori. «Bisognerebbe impiegare le persone in laboratori propedeutici all'inserimento lavorativo e dare assistenza sociale al fine di inserirle al lavoro e in progetti abitativi a lungo termine». Infine, il progetto della Consulta «per governare il fenomeno droghe», di cui facciano parte il Comune, gli operatori del Serd, esponenti dei comitati, forze dell'ordine e rappresentanti dei consumatori.

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