Caro pedaggi, blitz centri sociali "Occupati" tre caselli autostradali
Nel pomeriggio manifestanti hanno legato con corde le sbarre a tre uscite della barriera di Villabona: "Oggi non si paga (abbiamo già dato)"
Blitz dei centri sociali nel primo pomeriggio alla barriera autostradale di Villabona a Mestre contro il caro pedaggi e contro le grandi opere. Gli automobilisti, ignari di tutto, si sono trovati davanti alcuni striscioni contro la "Romea commerciale" e contro la lievitazione delle tariffe sulla tratta Mestre-Padova. "Oggi non si paga (abbiamo già dato)", recitava uno degli slogan. La ragione è semplice: nel mirino finisce l'incremento del costo dei pedaggi autostradali istituito dal 1 gennaio dalla Cav, la società di gestione del Passante. Chi prima pagava solo settanta centesimi dal casello di Mirano-Dolo, ora dovrà pagarne più di due. Una mazzata per i pendolari.
"Tutto per ripagare l'opera all'Anas, che ha messo i soldi (pubblici) per costruire il Passante", dichiarano i manifestanti. "Si dimenticano di dire che in quanto soldi pubblici li hanno presi dalle nostre tasche", continuano gli autori del blitz, coordinati dal leader dei centri sociali Tommaso Cacciari e dal consigliere comunale Beppe Caccia.
Con delle corde sono quindi state legate le sbarre di tre caselli e sopra di essi sono stati posizionati tre striscioni con un'unica ma molto comprensibile scritta: "Gratis". Oggi, almeno fino all'intervento dei tecnici della Cav, chi è transitato per quelle uscite (a suo rischio e pericolo) non ha pagato. "Gli sconti promessi dal governo e dalla Cav sono una farsa - dichiarano i manifestanti - prima si aumentano le tariffe del 300%, poi scalano qualche spicciolo". Alla protesta presenti anche gli aderenti al comitato "Opzione Zero", contro le grandi opere e soprattutto contro il progetto di costruzione della Romea commerciale.
IL VIDEO DEL BLITZ