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Pesca / Cannaregio

Granchio blu, la protesta dei pescatori a Venezia

La mattina del 23 gennaio si è svolta la manifestazione organizzata dal Consorzio cooperative pescatori del Polesine, con sede a Porto Tolle. Chiesti aiuti urgenti al governo

I pescatori si rivolgono alla Regione Veneto per ottenere aiuti dal governo nella lotta contro la proliferazione del granchio blu, che distrugge la produzione di vongole e cozze. Alcune centinaia di addetti del settore sono arrivati da Porto Tolle a Venezia la mattina del 23 gennaio, radunandosi davanti a palazzo Grandi Stazioni. Chiedono lo stato di calamità, il blocco di mutui e contributi, e azioni straordinarie per salvare il settore, tra le quali la vivificazione delle lagune e l'attivazione di un piano specifico di gestione.

La protesta, come ha evidenziato il governatore Luca Zaia tramite una nota, «è anche un segno di disperazione per la scarsità di risposte a fronte di un vero e proprio cataclisma, che coinvolge gran partre della produzione della nostra pesca e della nostra acquacoltura. Siamo, infatti, i primi produttori di vongole a livello nazionale con 52mila quintali all’anno, una produzione che sta rischiando letteralmente di scomparire come anche quella composta dai 20mila quintali di cozza dop». Il presidente concorda: «È fondamentale che si arrivi alla dichiarazione dello stato di calamità per il comparto, provvedendo a una misura nazionale che coinvolga tutti i pescatori toccati da una simile tragedia», anche con risorse per remunerare gli operatori sul granchio blu che viene pescato.

A ricevere i manifestanti, questa mattina, c'era l'assessore regionale alla caccia e pesca, Cristiano Corazzari: «Sono con voi con il cuore per questa manifestazione - ha detto -. Questa è una fase drammatica che vuole delle risposte, delle misure straordinarie. Il mondo della pesca è un'eccellenza veneta e ci rende orgogliosi. La richiesta dello stato di emergenza l'abbiamo fatta anche con altre Regioni, ma bisogna capire il problema specifico di Porto Tolle e intervenire con urgenza».

Nel frattempo, aggiunge il presidente Zaia, la Regione «va avanti con i fondi accessori, approfittando anche di quelli comunitari e senza tralasciare tutta la sperimentazione in collaborazione con l’università e Veneto Agricoltura nel contrasto al granchio blu».

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