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Cronaca

I poliziotti si mobilitano, Cgil: «A Venezia esodo di agenti e nuove forze sempre da formare»

La prostesta è indetta per domani, mercoledì 12 luglio. I sindacati denunciano «il dramma di un comparto sicurezza sempre più abbandonato a se stesso»

Le lavoratrici e i lavoratori della polizia di Stato aderenti al Silp Cgil si mobilitano a livello nazionale domani, mercoledì 12 luglio, per denunciare «il dramma di un comparto sicurezza sempre più abbandonato a se stesso». I poliziotti lamentano la mancanza di assunzioni straordinarie per compensare i pensionamenti, stipendi fermi al 2021 e «scarsa attenzione per le condizioni di lavoro e il benessere organizzativo».

A fare il punto sulla carenza di poliziotti nelle questure e nelle specialità venete è Fabio Malaspina, segretario del Silp Cgil Veneto. «L'ufficio passaporti - spiega - è in costante affanno, i servizi di ordine pubblico sono pressoché quotidiani, molto spesso di elevato livello di sicurezza, con apparati che impegnano costantemente tutti gli uffici».

La politica delle assunzioni, aggiunge «accanto alla debolezza numerica, è caratterizzata da criteri di assegnazione per cui ogni nuovo assunto viene inviato in sedi distanti almeno 4/500 chilometri dalla propria residenza. Generando un continuo esodo di agenti verso sedi più vicine ai propri luoghi di interesse». La conseguenza diretta è che «il commissariato di San Marco vede girare almeno 40 agenti, per non parlare dell’aeroporto Marco Polo, uno dei primi scali aerei d’Italia, dove ad ogni assegnazione di personale partono 25/30 agenti con una esperienza specifica acquisita, sostituiti da nuovi ingressi, anche in piena estate, totalmente da formare».

Per Malaspina, un problema rilevante è legato anche ad una questione di tipo residenziale. «Ci sono giovani - spiega - che arrivano da Sicilia, Puglia, Campania, che con difficoltà riescono a trovare sistemazioni onerosissime e spesso di scarsa qualità, a fronte di stipendi che non coprono nemmeno l'inflazione programmata, figuriamoci quella reale». Problema ravvisato in particolar modo a Venezia, «dove il costo della vita è insostenibile, come denunciato dagli stessi vertici degli uffici giudiziari lagunari, e dai sindacati del personale amministrativo, che segnalano i problemi nel coprire le vacanze di magistrati e di personale amministrativo perché pochissimi accettano di lavorare nel capoluogo regionale visti i prezzi altissimi di alloggi e trasporto. Gli stessi problemi affliggono anche la polizia di Stato».

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