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Cronaca Murano

Maschere bianche tra le calli per difendere il vetro di Murano ed i mastri vetrai

Venerdì mattina è andata in scena la protesta di lavoratori e imprenditori. Contro i licenziamenti e le difficoltà del settore. "Produrre vetro ormai è impossibile"

Una maschera bianca simboleggia la protesta dei lavoratori del vetro di Murano: venerdì mattina si sono dati appuntamento alle 9 per sfilare in difesa della propria professionalità, frutto di secoli di storia ed esperienza. Contro i licenziamenti in atto e contro le difficoltà di un comparto che stenta sempre più a reggere il confronto con le imitazioni ed i "tarocchi". E quindi, come l'hanno definita i sindacati, la "progressiva disintegrazione del sistema vetro".

Il corteo, organizzato da Filctem-Cgil, ha anticipato un'assemblea generale di tutti i lavoratori. L'iniziativa scatta dopo il licenziamento di quattro addetti della Venini, lasciati a casa il giorno prima delle vacanze pasquali, a seguito dell'insediamento del nuovo consiglio di amministrazione con la Damiani gioielli. "La situazione a Murano ormai è arrivata ad un punto in cui produrre vetro, senza esagerare, è impossibile - spiegano i sindacati - Lavoratori con alte professionalità inimitabili in tutto il mondo vivono con la cassa integrazione o arrivano al puro licenziamento. Il lavoro a Murano sta diventando una forma apparente, siamo considerati quasi dei fantasmi, nel completo disinteresse istituzionale e nazionale di una produzione storica e riconosciuta in tutto il mondo".

Vetro di Murano, corteo con maschere bianche

Video di ParliamodiLavoro

Sono molti gli imprenditori che lottano tra mille difficoltà per tenere viva la produzione del vetro a Murano. "Non possiamo e non accettiamo che un distretto di così importante valore venga depauperato o venga visto solo come un’opera di commercializzazione del prodotto e non di realizzazione artistica vera e propria del vetro di Murano. C’è qualcuno - proseguono - che dice che la nostra storia, la nostra professionalità e quindi il vetro di Murano sia da riconoscere come patrimonio dell’Unesco. Invece sul piano internazionale l’ultimo provvedimento europeo è stato quello di chiedere la restituzione con gli interessi degli sgravi fiscali prima concessi. Un colpo che ha costretto molti alla chiusura".

Molte produzioni sono state messe in ginocchio e al posto delle fornaci aprono botteghe e alberghi. "Per questi motivi e per tantissime altre ragioni - concludono i rappresentanti dei lavoratori - noi non ce la sentiamo di lasciar andare alla deriva una cosa di così grande valore per il nostro territorio.

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