La Provincia contro l'ampliamento (per ora) dell'aeroporto Marco Polo

E' indispensabile la massima concertazione fra enti locali e Save nella gestione e progettazione strategica del territorio e dei collegamenti e non sono prioritarie nel breve e medio termine ipotesi di espansione del sedime aeroportuale a nord della strada statale 14 Triestina per la realizzazione di nuove piste aeroportuali. La terza Commissione Consiliare della Provincia di Venezia ha votato, ma manca l'unanimità, la mozione che chiede a Save, che gestisce l'aeroporto di “rallentare” l'espansione.

“E' indispensabile che lo sviluppo dell’aeroporto sia ottenuto aumentando la capacità aeroportuale conseguita con l’ottimizzazione e l’implementazione delle strutture all’interno dell’attuale sedime ed è opportuno mantenere le aree a nord della strada statale 14 Triestina come fascia di rispetto aeroportuale”, scrivono nel documento che presto arriverà in consiglio provinciale.

Quest'oggi a Ca’Corner si è discusso della mozione “Per lo sviluppo sostenibile dell’aeroporto  Marco Polo, come  moderno “green airport” che coesista con la comunità dei cittadini e il territorio”, presentata dai consiglieri Pietro Bortoluzzi e Lionello Pellizzer.  Nelle documento si legge che “l’Aeroporto Marco Polo di Venezia è il terzo scalo italiano con un numero di passeggeri annui pari a circa 8 milioni e, come è recentemente emerso in sede di presentazioni del Masterplan, le strutture aeroportuali –opportunamente potenziate-  poste all’interno del sedime, potrebbero assicurare il transito pari a circa 15 milioni di passeggeri per anno; Eurocontrol (organizzazione  internazionale che si occupa di controllo del traffico aereo) prevede per il Marco Polo 12,4 milioni di passeggeri entro il 2030 (fonte Save)”. E ancora evidenzia che “altri aeroporti europei (es. Gatwick e Stansted) dotati di un sistema di piste del tutto simile a quelle del Marco Polo, sono in grado di assicurare il trasporto rispettivamente di 35 e 20 milioni di passeggeri per anno”.