Genitori fanno arrestare pusher dei loro figli: lui li minaccia di morte

Il tutto è partito dai genitori di alcuni ragazzi che, venuti a conoscenza dell'uso di droghe da parte dei propri figli, avrebbero allertato i carabinieri. Le forze dell'ordine avrebbero così iniziato un persistente monitoraggio di locali e parchi pubblici della Riviera del Brenta. Le indagini hanno portato le forze dell'ordine a P.L. venticinquenne residente a Mira che, con la sua compagna R.S. era solito spacciare ai giovani hashish e marijuana.

Il ragazzo, pregiudicato per reati connessi agli stupefacenti è stato arrestato mentre la sua compagna è stata denunciata in stato di libertà. I due erano soliti rifornire di sostanza stupefacente i ragazzi della Riviera del Brenta, vendendo la droga a 10 euro al grammo e disponendo anche di ingenti quantità. Secondo le prime ricostruzioni inoltre, sembrerebbe che lo spaccio di droga abbia avuto inizio  un anno e mezzo fa e si sarebbe svolto costantemente all’interno ed in prossimità di centri di ritrovo e aggregazione giovanile.

I carabinieri, scattato il blitz nei confronti del pusher, avrebbero anche trovato in casa sua tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi, circa 100,00 gr. di hashish e il denaro contante provento dell’attività, tutto ben occultato all’interno della propria camera da letto. Il giovane è stato quindi arrestato e portato nel carcere di Santa Maria Maggiore mentre la compagna è stata denunciata in stato di liberta’ per favoreggiamento, in quanto sembrerebbe che fosse proprio lei a finanziare l'acquisto dello stupefacente da spacciare.

Pochi giorni dopo essere stato liberato però, il ragazzo si sarebbe immediatamente diretto verso coloro che riteneva essere state le spie che avevano permesso il suo arresto minacciandoli di morte. Gli stessi genitori quindi, avrebbero nuovamente contattato i carabinieri che a loro volta avrebbero fermato il pusher denunciandolo per minacce aggravate. Ora il 25enne si trova agli arresti domiciliari.