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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Ricerche per trovare Andrei. Gli amici: «Intelligente e responsabile. Un campione di scacchi»

Boicenco, il 20enne mestrino di origini russe si è immerso nelle acque del lago Morto a Vittorio Veneto senza più risalire a galla. Ore interminabili per la mamma e il fratello. L'amico: «Non avrebbe mai fatto una cazzata»

«Era uno responsabile, non avrebbe mai fatto una cazzata». Increduli e sconvolti gli amici di Andrei Boicenco a Favaro Veneto, dove abitava prima con la famiglia, non si danno pace e cercano di capire come mai il giovane si sia immerso nel Lago Morto, che aveva raggiunto a Vittorio Veneto venerdì con due amiche. Andrei, al largo con un materassino, è scomparso in acqua senza più risalire a galla.

Il 20enne di origini russe, i vigili del fuoco di Treviso, inizialmente i sommozzatori di Venezia e le squadre da Vicenza, non hanno mai smesso di cercarlo da quel pomeriggio, notti comprese. Ma il corpo non si trova. La mamma, Aliona Gorincioi, sta passando ore infernali. Ieri pomeriggio, quando sembrava che Andrei fosse stato individuato, è partita di corsa da Mestre, dove abita adesso, per raggiungere il lago. Lì però ha vissuto un'altra delusione perché ha trovato solo le ricerche in corso e nessuna notizia del figlio.

Preoccupata e avvilita da infinite ore d'attesa, senza più forza per parlare, ha chiesto all'amica Diana Zancarello (da sempre impegnata nello sportello sociale per la casa) di raccontare a tutti chi è il suo primogenito. «Un ragazzo buono, pacato, molto intelligente, bravo a scuola e rispettoso - afferma Diana che lo conosce da quando era bambino - Tanto aveva bei voti a scuola che a me e alla sua mamma ci toccò di proteggerlo dalle angherie di qualche compagno che l'aveva puntato - ricorda - così organizzai un incontro con i responsabili scolastici riuscendo a risolvere la cosa».

Alle superiori Boicenco ha fatto l'istituto tecnico industriale Zuccante ma pur prendendo strade diverse da quelle di tanti amici, con molti ha continuato a sentirsi e vedersi, come con Stefano Chicu ex collega della Volpi di due anni più giovane. «È vero, Andrei è buono - dice - ma guai a immaginarlo come uno che si fa trascinare dagli altri. È sempre stato determinato e molto più responsabile della sua età. Nei miei confronti era anche protettivo. Più volte campione nei trofei di scacchi organizzati dalla scuola, era difficile da battere, poi però ti prendeva da parte e ti dava consigli. L'ho visto qualche mese fa e mi ha detto che faceva il cameriere al Bauer di Venezia e ne andava fiero».

La mamma Aliona lavora come cameriera ai piani e da quando è rimasta sola, perché il padre di Andrei ha fatto altre scelte, ha avuto il secondo figlio, Alessandro che è maggiorenne, è ha dedicato la vita a crescerli e a farli diventare uomini. «Finché il corpo non verrà trovato per lei la speranza di rivedere vivo il figlio rimane accesa - dice Diana - e noi cerchiamo di darle il nostro appoggio e di starle vicino».

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