rotate-mobile
Cronaca

Santanché contro il ticket per entrare a Venezia: «sbagliata una nuova tassa»

La ministra del Turismo conferma la sua contrarietà al contributo d'accesso. Ca' Farsetti lo difende con uno studio: «incassi decuplicati nel 2025 e 2026»

Ieri, 23 febbraio, nel corso del convegno Forum in Masseria a Saturnia (Grosseto), la ministra del Turismo Daniela Santanché ha ribadito la sua contrarietà all'introduzione di un ticket d'accesso per entrare nel centro storico di Venezia, proposto dal Comune. «Non condivido la tassa d’ingresso introdotta a Venezia - ha detto - non sono d’accordo a usare la tassazione per gestire il turismo, non è nel nostro spirito. Non è quello che vogliamo fare». La ministra ha poi chiarito ai cronisti che «le tasse stanno sulle scatole a tutti, meglio che costi di più un servizio che una tassa». 

Non è la prima volta che la ministra si esprime contro la sperimentazione veneziana, la prima al mondo di questo genere: «Non sono particolarmente d’accordo sul numero chiuso: se il sindaco di Venezia vuole fare un test, ne capirà lui le valutazioni» aveva detto a ottobre all'assemblea Anci, senza sapere però che il sistema messo a punto dal Comune non prevede un numero chiuso, ma solo un sistema di prenotazione a pagamento (salvo esenzioni). Il ticket d'accesso in città, fortemente voluto dalla giunta Brugnaro, come ormai noto, sarà sperimentato in una forma ridotta rispetto alle prospettive iniziali a partire dal 25 aprile: 29 giorni l'anno, dalle 8.30 alle 16.30, con esenzioni per residenti, proprietari di casa, turisti che alloggiano dentro il comune di Venezia, veneti, persone invitate in città da veneziani, e altre categorie

A poche ore dalle parole della ministra, che palesano una distanza tra la maggioranza di centrodestra nazionale e quella cittadina, arriva la difesa di Ca' Farsetti. Il comune infatti fa sapere, attraverso La Nuova, di stimare che le entrate legate al nuovo ticket d'accesso - calcolate nel bilancio in 700 mila euro per il 2024, meno dei costi per gli steward e i controlli necessari -, sono destinate a decuplicare nel corso del 2025 e 2026, arrivando a oltre 7 milioni l'anno. Una stima che però, per ammissione degli stessi assessori coinvolti, è basata per ora su elementi limitati. «Si tratta di cifre indicative», ha spiegato l’assessore al bilancio Michele Zuin, «finché il meccanismo non parte è difficile fare previsioni».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Santanché contro il ticket per entrare a Venezia: «sbagliata una nuova tassa»

VeneziaToday è in caricamento